La storia di Gabriele Minì dall’officina del padre a Marineo al campionato di Formula 4 | VIDEO

di Pietro Minardi

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Gabriele Minì, a soli 15 anni, ha conquistato il campionato italiano di Formula 4, diventando così il più giovane pilota ad averlo vinto.

La stella, originaria di Marineo (PA), fa parte della scuderia di talenti di Nicolas Todt che, tra gli altri, amministra driver del calibro di Charles Leclerc, attuale guida di punta in casa Ferrari. Proprio il figlio di Jean Todt, storico volto della “Rossa” di Maranello, ha decantato le doti del ragazzo, prospettando per lui un futuro importante.

Gabriele Minì e i suoi meccanici

Un talento straordinario – dichiarava Todt jr -. Penso che sarà la futura stella italiana della F1. Viene da una famiglia normale: il papà fa il carrozziere e spesso anche il meccanico del figlio. Ci credo tanto – spiega Todt – perchè è intelligente, ha fame, sbaglia poco, è veloce. Ha un enorme potenziale“.

Un attestato di stima importante, anche se la famiglia e lo stesso Gabriele preferiscono volare basso, procedendo step by step nella crescita del rgazzo. Una dote, quella di Gabriele, che sicuramente trova origine in famiglia. Il padre, infatti, ha avuto dei trascorsi da pilota, prima di dedicarsi all’officina che tutt’oggi amministra. Ma è addirittura il nonno ad essere il capostipite della passione per le macchine in casa Minì, avendo corso in passato diversi rally in terra siciliana.

Franco Ribaudo, sindaco di Marineo

Ad introdurci la storia dell’enfant prodigè del comune in provincia di Palermo, ci pensa il sindaco Franco Ribaudo. “La storia di Gabriele ci dimostra che, pur partendo da umili origini, con il talento si possono raggiungere traguardi importanti. Lui per noi è stato una sorpresa, che ha dato un momento di orgoglio all’intera comunità di Marineo. Tutto il paese ha sostenuto questo campione e ripone in lui tante speranze. Quando lo abbiamo accolto in piazza (dopo aver vinto il campionato italiano n.d.r.), io gli ho detto che non è un campione soltanto dal punto di vista sportivo, ma anche nella vita“.

Intanto, per il talento marinese, il futuro rappresentato da un volante in Formula 3 si prospetta già alle porte.

L’INTERVISTA A GABRIELE MINÌ

Dopo l’introduzione del primo cittadino, tocca a Gabriele presentarsi al pubblico siciliano. Uno showdown che non può non partire se non dal principio, ovvero da dove è nato il suo interesse per le quattro ruote.

Gabriele Minì da piccolo a bordo del suo kart

La mia passione per l’automobilismo nasce grazie a mio padre che, per il mio primo compleanno, mi regalò un kart. All’inizio era nella mia cameretta come giocattolo. La prima volta che lo mise in moto quasi mi spaventai. Poi una domenica mattina, quando avevo due anni e mezzo, chiesi di provare il kart e da lì in poi iniziai con le gare prima nei circuiti cittadini, poi regionali. Poi ci siamo spostati in quelli italiani, europei e mondiali. Il tutto, fino a quest’anno, quando ho vinto la formula 4“.

Una passione che viene da lontano, ispirata però dalla famiglia. “Sia mio padre che mio nonno correvano negli slalom, nelle salite. Quindi, è anche grazie a loro se mi sono inserito in questo mondo“. Eppure, dall’accento utilizzato, Gabriele non sembra quasi siciliano, tanto che ad una domanda ironica lui sul tema, lui risponde sorridendo: “Sta un pò scomparendo a dire il vero. In un mese scendo 3-4 giorni a casa. Quindi ormai sono più abituato non tanto a parlare altri dialetti, ma l’italiano sicuramente si“.

Non poteva mancare poi una domanda sul titolo appena conquistato. “E’ stata un emozione molto bella. Essendoci un solo campionato all’anno, è l’unica cosa che si vuole vincere. Conquistarlo ti ripaga di tutti gli sforzi che hai fatto quest’anno, quindi è stata grande emozione, sono molto contento del risultato“.

Infine Gabriele dedica un messaggio ai propri concittadini nonché primi tifosi: “Gli mando un saluto ed auguro buone feste a tutti“.