Trail running

La Sila 3 Vette in fat bike, 2° posto nell’assoluta per Daniele Castrorao

Daniele Castrorao, secondo nella prova in fat bike alla Sila 3 Vette, racconta ai nostri microfoni la sua esperienza in una delle winter challenge più famose d’Italia.

L’atleta palermitano ha marciato fra le lande immacolate del monte calabro in notturna, avendo a disposizione soltanto un GPS con cui orientarsi.

“E’ stata un’esperienza molto bella – racconta -. trovarsi di notte nella Sila da solo è particolare. La Sila 3 Vette è una prova importante, perchè rappresenta l’opprtunità per avere accesso a due gare internazionali di rilievo, una è la “Rovaniemi 150“,in Finlandia, e l’altra in Alaska. Prove dure che si effettuano sulla neve alle quali si può partecipare sia facendo trail (a piedi) che in bici (fat-bike)”.

LA SILA 3 VETTE

“Di questa manifestazione, che io non conoscevo dettagliatamente, mi parlò una ragazza sul finire della scorsa stagione. E’ strutturata su tre distanze: 40, 80 e 140 chilometri. Essendo per me la prima esperienza, nonostante sia abituato alle sfide difficili, ho preferito misurarmi sulla distanza minima”.

Castrorao è infatti abituato a sfide importanti,  annoverando tra le sue imprese ben 15 iron-man, dei quali 10 estremi”

“Provare la distanza di 80 chilometri non è comunque una passeggiata, il percorso non è segnato, la gara parte alle 7 di sera e si procede orientandosi con il GPS. Devi seguire le tue sensazioni, scegliere il bivio giusto, interpretare le tracce e tutto ciò che è tipico di quei territori, l’esperienza maturata nell’aver praticato enduro da giovane mi consente di orientarmi in luoghi come la Sila.

LA GARA

“I partecipanti all’ottanta chilometri eravamo un centinaio, tra le donne vi segnalo anche la presenza di Francesca Canepa. La maggior parte erano tutti trail runners, in bici eravamo una decina.

“Subito al via abbiamo fatto un gruppetto di cinque, dopo un pò in due si sono staccati ed hanno perso terreno, io ho mantenuto la  terza posizione per quasi tutta la notte. Chi mi precedeva, nonostante fosse più veloce di me, si è perso  nel cercare il checkpoint  e questo mi ha permesso di chiudere in seconda posizione della classifica assoluta. Abbiamo fatto 2600 metri di dislivello in ottanta chilometri, su un percorso in cui, a causa delle difficoltà del terreno, si è costretti spesso a mettere piede a terra e a spingere.

LE DIFFICOLTÀ

Ciò che caratterizza la Sila 3 Vette sono le difficoltà e gli imprevisti che si possono presentare all’improvviso, anche le più inimmaginabili.

“Ho avuto una brutta esperienza con dei cani. Mentre affrontavo un sentiero in discesa, in una strada di campagna, mi sono trovato davanti due maremmani enormi ai quali se ne sono aggiunti altri due. In pratica sono rimasto circondato alle 4 di notte sulla Sila per venti minuti sforzandomi di mantenere la calma e gestire la situazione per tornare in gara, consapevole del tempo che avrei dovuto recuperare.”

LE PROSSIME SFIDE DI DANIELE CASTRORAO

“Sono soddisfatto della mia performance , il risultato conseguito mi premia con il pettorale gratuito per la 140 chilometri dell’anno prossimo e la qualificazione alle due gare internazionali.

“Quest’anno andrò a fare ad agosto l’Inferno Trialthon in Svizzera. E’ una prova molto particolare che si sviluppa su quattro discipline. Tre chilometri a nuoto, cento di bici da corsa fra le montagne svizzera e poi 40 chilometri in mountain bike, con un finale di 25 chilometri di corsa trail. L’arrivo e posizionato a 3000 metri di altitudine sul ghiacciaio, che è stato anche teatro del set di SkyFall. E’ un posto incredibile. Ora inizierò la preparazione per per essere pronto al meglio. Non vado ai nastri di partenza sicuro di fare un risultato eclatante, considerate le difficolta che mi aspettano, il mio obbiettivo e concluderla”.

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Published by
Pietro Minardi