Milano – Sanremo (1.UWT), One Day Race: in una Sanremo velocissima vince Jasper Stuyven

di Giuseppe Ortale

Azione nel finale di Jasper Stuyven che si aggiudica l’edizione 112 della Classicissima. Il belga vince meritatamente la sua prima monumento

 

 

Edizione numero 112 della Milano – Sanrem (1.UWT) che vede la vittoria di Jasper Stuyven (Trek – Segafredo) che sorprende tutti nell’ultimo chilometro anticipando il gruppo di un paio di metri sul gruppo regolato da Caleb Ewan (Lotto – Soudal) davanti a Wout van Aert (Team Jumbo – Visma).

Ad animare la corsa ci pensa dopo appena 7 chilometri di corsa Andrea Peron (Team Novo Nordisk) al quale si aggiungono dopo 4000 metri il compagno di squadra Charles Planet, la coppia Filippo Tagliani e Mattia Viel (Androni Giocattoli – Sidermec), Alessandro Tonelli (Bardiani CSF – Faizanè)Nicola Conci (Trek – Segafredo), Mathias Norsgaard (Movistar Team) e Taco van der Hoorn (Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux).

Il gruppo prende subito la situazione in mano tirato dall’Alpecin – Fenix e Team Jumbo – Visma che controllano bene la fuga nonostante una media oraria delle prime due ore che supera i 43 km/h; l’accordo tra gli uomini in testa al gruppo è totale con un vantaggio massimo che supera di pochissimo i sette minuti.

La situazione cambia al Colle del Giovo il vantaggio scende sotto i 4′; a 114 km dall’arrivo la media sale ancora e si attesta a 43.627 km/h; caduta di Thibault Guernalec  che coinvolge anche il suo compagno di squadra Nacer Bouhanni   (Team Arkéa Samsic) che spezza il gruppo. La situazione di gruppo compatto ritorna dopo pochissimi chilometri.

A 60 km dall’arrivo primo a cedere è il torinese Viel seguito da Peron ma la stanchezza si legge bene nei volti di tutti i fuggitivi che vedono il loro vantaggio scendere a 1’30”; media della corsa 44.770 km/h. Capo Mele è fatale per Planet e Tagliani con la testa della corsa che conta composta Tonelli, Conci, van der HoornNorsgaard.

Attacco di Tonelli su Capo Berta, che ben presto verrà ripreso, mentre problemi tecnici per Sam Bennett che con fatica rientra in gruppo; superata Imperia il plotone inizia la rincorsa verso San Lorenzo al Mare dove inizia la Cipressa.

5600 metri al 4,1% di pendenza media, i numeri della penultima difficoltà altimetrica di giornata, con il gruppo che inizia la salita ad altissima velocità fatale per tutti i fuggitivi che vengono ripresi con il nostro Alberto Bettiol (EF Education – Nippo) che paga la scarsa condizione insieme a Fernando Gaviria (UAE Team Emirates) devono dire addio ai sogni di gloria.

Gruppo spezzato in due tirato dal trenino dell’ INEOS Grenadiers con un grande Filippo Ganna al totale servizio dell’ex Campione del Mondo di Ponferrada Michal Kwiatkowski; la seconda parte del gruppo riesce a rientrare poco prima del Poggio.

Sul tratto più duro attacco di Julian Alaphilippe seguito bene da van Aert e poco dopo da Mathieu Van der Poel; ultimi metri del Poggio azione del vincitore della Sanremo 2020 con un fantastico Ewan che tiene benissimo. In discesa ci prova Stuyven che si avvantaggia poco prima del rientro sull’Aurelia, viene ripreso da Søren Kragh Andersen (Team DSM), ma con grande coraggio il belga resiste al rientro di un gruppo che non ne aveva più. Ai piedi del podio si rivede un buon Peter Sagan (BORA – hansgrohe) che ha tenuto duro sul Poggio e all’arrivo ha raccolto una buona posizione visto il suo stato di forma proprio davanti al campione d’Olanda dell’Alpecin – Fenix.

Primo degli italiani, ottavo, Sonny Colbrelli (Bahrain – Vctorious).