La Gent – Wevelgem in Flanders Fields anticipa di una sola settimana le Ronde van Vlaanderen. 11 muri in programma

Gent – Wevelgem

83esima edizione della Gent – Wevelgem in Flanders Fields (1.UWT) che anche quest’anno vede come sede di partenza la città di Ypres, tristemente ricordata per l’utilizzo durante la prima Guerra Mondiale del “Gas Mostarda” da parte dell’esercito tedesco nei confronti dei canadesi, e arrivo a Wevelgem dopo 254 km.

Campione uscente Mads Pedersen che nell’ottobre 2020 di aggiudicò la corsa in volata ristretta; attorno al danese la Trek -Segafredo ha costruito una squadra completa con la presenza di Jasper Stuyven, Quinn Simmons che cercheranno di avere la meglio su una batteria di avversari molto agguerrita.

Presenti al via Yves Lampaert (Deceuninck – Quick Step), Philippe Gilbert (Lotto – Soudal), Greg Van Avermaet (AG2R Citroën Team), l’onnipresente Wout van Aert (Team Jumbo – Visma), Albert Bettiol (EF Education – Nippo), Giacomo Nizzolo (Team Qhubeka ASSOS), Arnaud Démare (Groupama – FDJ), Alexander Kristoff (UAE Team Emirates), Sonny Colbrelli (Bahrain – Victorious), Sep Vanmarcke (Israel Start – Up Nation), Pascal Ackermann (BORA – hansgrohe), Søren Kragh Andersen (Team DSM) e la coppia Alpecin – Fenix Jasper Philipsen e Tim Merlier.

I primi 150 km di corsa sono molto facili con tanta pianura e nessuna difficoltà per il plotone prima di entrare nel vivo con Scherpenberg, Vidaigneberg, Baneberg, Monteberg che il primo passaggio sul Kemmelberg; giusto un momento per rifiatare che il gruppo affronterà tre tratti in pavè prima di entrare in azione sul  Monteberg e Kemmelberg, poi tripla sequenza con Scherpenberg, Vidaigneberg, Baneberg con il Kemmelberg che è l’ultimo muro in programma.

Qui si decide la Gent – Wevelgem anche se prima dell’arrivo c’è la possibilità di attaccare sul Zommebeke che si presta per l’ultima azione per scongiurare lo sprint di un piccolo gruppetto come avvenne nella scorsa edizione.

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