Venerdì 2 Aprile siamo arrivati alla terza giornata di questi straordinari Campionati Italiani Assoluti di Nuoto Primaverili.
Se, ad una sommaria delusione nei 100 metri dorso maschili per Simone Sabbioni che non trova con 53″91 il pass per le Olimpiadi, era di 53″5, tempo dall’atleta già conseguito a Dicembre, di contraltare abbiamo tre raniste straordinarie che si chiamano Martina Carraro, Arianna Castiglioni e Benedetta Pilato tutte sotto il vecchio record italiano dei 100 metri rana femminili della Pilato e tutte in teoria qualificate per le Olimpiadi, ma i posti sono solo due, 1’05″86 per la Carraro e 1’06 netti per le altre tue top player della rana mondiale, qualche problema per i selezionatori, avercene di questi problemi…
I 100 farfalla maschili sono gara nervosa e chi passa tropo forte, vedi Thomas Ceccon, primo ai 50 per poi chiudere solo settimo, la paga, ma il tempo finale di 52″06 per Piero Codia, quando serviva 51″5 e lui ha nuotato un under 51 due anni fa, non va assolutamente bene. Ci riproverà agli Europei o ai Settecolli.
Ma siamo ai 200 metri stile libero femminili, dopo diversi minuti di ritardo a causa di problemi al cronometraggio, che, se ce ne fosse bisogno, premiano Federica Pellegrini alla sua quinta olimpiade grazie al 1’56″69 nella gara dove ha vinto tutto e contro tutte.
Nei 200 metri stile libero maschili Stefano Ballo arriva ad un passo dal limite per Tokyo con 1’46″76, ma la possibilità di essere agli Europei sia in gara individuale sia in staffetta è sicuramente una bella consolazione.
Buono anche il 57″85 di Elena Di Liddo nei 100 metri farfalla femminili che la porta a Budapest e a soli tre decimi da Tokyo.
Non finisce di stupire anche Nicola Martinenghi nei suoi 50 metri rana maschili, che dopo il record italiano del mattino in 26″47, lo lima di ulteriori 9 centesimi fino a 26″39, terzo tempo al mondo all time.
Chiude la serata il 50 metri dorso femminile da tempo terreno esclusivo di Silvia Scalia che si qualifica per Budapest con un ‘normale’ per lei 28″17.