Troppi Record , la World Athletics indaga sulle scarpe di ultima generazione

di Redazione

Troppi record battuti secondo la  World Athletics , la Federazione Internazionale di Atletica, e questo a causa delle scarpe di ultima generazione, che quasi tutte le più importanti aziende del settore stanno producendo da qualche tempo. La Federazione, che fino a ieri aveva posto poca attenzione sui particolari innovativi delle scarpe, dopo il susseguirsi di recordo “abbattuti”, più che battuti, ha deciso di farsi sentire. A fare storcere il naso, l’ultimo record sui 5000 mt di Beth Potter, 29 anni, scozzese. La Potter  che vantava un primato personale sulla distanza di 15’24” risalente alla sua carriera di mezzofondista — ha corso in 14’41” (quasi 8” in meno al chilometro!) demolendo non solo il nobilissimo primato britannico detenuto dalla leggendaria Paula Radcliffe ma anche, di due secondi, quello mondiale di Beatrice Chepkoec. 

Secondo Toni Arndt —  ricercatore indipendente nel gruppo di lavoro sulle calzature della Federazione Internazionale, il ritorno di energia delle scarpe attuali (stimato attorno all’80%) è eccessivo e innaturale e lo spessore massimo autorizzato andrebbe ridotto da 4 a 2,5 centimetri per le calzature da strada e da 2,5/2 a 1,5 per quelle da pista per evitare risultati sovrannaturali.