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Palestre e piscine, ecco le regole per la riapertura

Saranno state le manifestazioni degli ultimi giorni, o forse la consapevolezza di un settore al collasso, ad accelerare l’ipotesi riapertura in tempi brevi. L’indice dei contagi continua a scendere e sia il ministro Speranza che il sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali sembra vogliano dare una svolta per quanto riguarda la tanto attesa riapertura di palestre e piscine.

Abbiamo il dovere di costruire una road map di allentamento graduale delle restrizioni” ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza. “Vogliamo dare certezze agli italiani e consentire a tutti una stagione nuova, ma in sicurezza, come ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi, senza mettere a repentaglio la salute e senza compiere scelte azzardate che ci riporterebbero, in tempi brevi, a nuove chiusure”.

Le Regioni hanno presentato al Governo la bozza di un nuovo protocollo per consentire la ripresa delle attività in sicurezza. Sul tavolo, bar e ristoranti, cinema e spettacoli, teatri, ma anche il nodo delle palestre e delle piscine. Tanto più che è stato ampiamente dimostrato quanto l’attività fisica incida positivamente per il contrasto al Covid. In previsione di un graduale ritorno alla fruibilità delle strutture sono stati stilati le nuove linee guida.

Ecco le regole proposte per le palestre, che potrebbero consentire anche la riapertura in zona arancione e rossa se integrate con strategie di screening e testing:

fornire adeguata informazione sulle misure di prevenzione da rispettare

redigere un programma delle attività il più possibile pianificato (es. con prenotazione) e regolamentare gli accessi in modo da evitare condizioni di assembramento e aggregazioni; mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni

potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura >37,5 °C

organizzare gli spazi e le attività nelle aree spogliatoi e docce in modo da assicurare le distanze di almeno 2 metri (ad esempio prevedere postazioni d’uso alternate) o separare le postazioni con apposite barriere

regolamentare i flussi, gli spazi di attesa, l’accesso alle diverse aree, il posizionamento di attrezzi e macchine, anche delimitando le zone, al fine di garantire la distanza di sicurezza:

– almeno 1 metro per le persone mentre non svolgono attività fisica;

– almeno 2 metri durante l’attività fisica

dotare la struttura di dispenser con prodotti igienizzanti per l’igiene delle mani dei, prevedendo l’obbligo dell’igiene delle mani all’ingresso e in uscita

dopo l’utilizzo da parte di ogni singolo soggetto, disinfezione della macchina o degli attrezzi usati (gli attrezzi e le macchine che non possono essere disinfettati non devono essere usati)

frequente pulizia e disinfezione dell’ambiente, di attrezzi e macchine (anche più volte al giorno, ad esempio tra un turno di accesso e l’altro), e comunque la disinfezione di spogliatoi (compresi armadietti) a fine giornata

non condividere borracce, bicchieri e bottiglie e non scambiare con altri utenti oggetti quali asciugamani, accappatoi o altro

apposite calzature per la palestra

tutti gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro la borsa personale, anche qualora depositati negli appositi armadietti

mantenere aperte, il più possibile, porte, finestre e vetrate al fine di favorire il ricambio d’aria naturale negli ambienti interni

per gli impianti di condizionamento è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell’aria.

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Redazione