AiCS Sicilia pronta a ripartire con iniziative sportive e culturali

di Redazione

La data indicata dal Governo è lunedì 26 aprile nelle cosiddette “zone gialle”. Un momento particolarmente importante ed atteso pure per AiCS Sicilia, che ha pronte numerose e variegate attività. Ecco l’intervista del presidente Lillo Margareci.

Sport e cultura stanno finalmente per riaprire in Italia. La data indicata dal Governo è lunedì 26 aprile nelle cosiddette “zone gialle”. Un momento particolarmente importante e atteso pure dall’AiCS Sicilia, che ha pronte numerose e variegate attività, come confermano le parole del presidente regionale Lillo Margareci: “Speriamo davvero sia la volta buona, poiché c’è un’enorme voglia di riappropriarci, in sicurezza, delle nostre vite. Veniamo da un anno difficile per via di questo maledetto Covid-19 e la speranza è proprio quella di poter tornare presto a gioire insieme. Sono stato eletto presidente dell’AICS Sicilia lo scorso settembre e, purtroppo, il programma stilato in estate è rimasto bloccato per mesi dalla pandemia. Abbiamo mantenuto, comunque, le iniziative previste, rinviandole ad altre date, mentre ci siamo mossi sotto l’aspetto della comunicazione, realizzando la pagina facebook, che gli eventi in calendario renderanno ancora più condivisa dai visitatori, e nuovi loghi personalizzati”. 

Un torneo di calcio giovanile AiCS organizzato a Messina

Da cosa si ricomincerà? “Con i vari responsabili dei settori si è fissato un elenco di otto discipline di interesse regionale, comprendente: calcio a 7 giovanile, pattinaggio artistico, basket, volley, tiro dinamico sportivo, karate, kick boxing e padel. A Messina partiremo subito con il “1° Memorial Pippo Chiofalo” di calcio giovanile, ma tutte le province sono in fermento. Discorso analogo per cultura e formazione”. Cosa pensa la emozionerà maggiormente alla ripresa? “Sicuramente vedere i ragazzi correre e divertirsi praticando i loro amati sport. E’ questo un aspetto che mi è mancato tantissimo e non vedo l’ora di rituffarmi in un mondo, diventato di colpo, purtroppo, un ricordo dopo aver rappresentato sempre la quotidianità”.