E’ cominciata bene la stagione all’aperto del milazzese Antonio Trio, che a Palermo ha fatto segnare la misura di 7,83 metri nella gara del salto in lungo.
Il portacolori dell’Atlhetic Club ‘96 Alperia allenato da Michele Basile e Cristian La Grassa si è, così, messo subito alle spalle la brutta parentesi del covid-19, contratto dopo gli Europei in Polonia.
Sulla pedana che lo vede giornalmente allenarsi, l’attuale campione italiano indoor ha collezionato pure due 7,77 ed un 7,71, che certificano un brillante stato di forma.
L’ideale biglietto da visita, quindi, per l’importante meeting internazionale di Savona, in programma il 13 maggio, quando si confronterà con avversari di altissimo livello: l’altro siciliano Filippo Randazzo (Fiamme Gialle), l’australiano Henry Frayne (8,34 in carriera ed un argento mondiale) e l’albanese Izmir Smajlaj (8,11).
“Sono contendo della mia prova – dichiara Trio – occorreva, soprattutto, “rompere il ghiaccio” ed oliare i meccanismi prima di Savona e ci sono riuscito senza problemi. Non nutrivo particolari aspettative, essendomi dovuto fermare per un mese a causa del coronavirus e avendo sole cinque settimane di lavoro nelle gambe.
Ho messo in fila dei buoni balzi, che mi torneranno utili nei prossimi impegni in calendario, a cominciare da quello in Liguria, dove la concorrenza sarà molto stimolante”.
Pensi che le Olimpiadi di Tokyo siano ancora un obiettivo centrabile? “Nulla è impossibile, ma è sicuramente complicato da centrare. Sono, comunque, determinato e fiducioso per cui lavorerò sodo per andare in Giappone, evitando di avere rimpianti”.