Trofei all’asta, Massimo Costa si aggiudica i cimeli della storia del Palermo
di RedazioneAltri sport04 Maggio 2021 - 12:57
La storia del Palermo calcio è salva, i trofei del club rosanero finiti all’asta dopo il fallimento del 2019 avranno una casa e saranno oggetto di un’esposizione permanente. Ad aggiudicarsi il Lotto 69, che comprende tra gli altri anche la Coppa Italia di Serie C vinta dal Palermo nel 1992-93, Massimo Costa, avvocato palermitano di 43 anni.
Costa, unico offerente, si è aggiudicato il lotto composto anche dal Trofeo “Le ali della vittoria” relativo al successo del Palermo in Serie B 2013-14, la Coppa dello scudetto Primavera del 2009, i trofei delle finali di Coppa Italia di C perse nel 1988, 1990, 1991, le targhe celebrative delle partite europee giocate dal Palermo in Coppa Uefa, le maglie dei giocatori del Palermo indossate per le convocazioni nelle Nazionali. «Il mio è un gesto d’amore nei confronti della storia dello sport – ha dichiarato l’ex numero uno del Coni Sicilia – Vogliamo rendere questi trofei e questi cimeli parte del nascente Museo internazionale dello sport». Quest’ultimo è il progetto – presentato a Roma al presidente nazionale del Coni Giovanni Malagò – che sorgerà a Palermo su un’area di oltre ventimila metri quadrati, i cui dettagli saranno svelati prossimamente.
A tale proposito, Costa ha anche dichiarato: «Ho deciso, di concerto con il gruppo di dirigenti sportivi che mi sostiene, di ritirare la mia candidatura in Giunta nazionale del Coni. Lo faccio proprio in ragione dell’impegno che il Museo internazionale dello sport comporta, dato che stiamo dialogando con diverse anime del mondo sportivo. Faccio dunque un passo indietro rispetto alla competizione elettorale, per continuare a occuparmi di sport da un punto di vista diverso, legato alla valenza culturale e sociale dello sport stesso. Ringrazio i numerosi presidenti delle federazioni nazionali che si sono messi a disposizione della mia candidatura e confermo la mia volontà di continuare a impegnarmi a sostegno dell’intero mondo sportivo siciliano, ancora oggi in grandissima difficoltà».