Obesità e Covid: una relazione pericolosa soprattutto per i giovani
Salute e benessere07 Maggio 2021 - 09:02
Su The Lancet Diabetes and Endocrinology è stata pubblicata un’analisi che offre qualche elemento in più sul rapporto obesità e Covid grave. Lo studio dimostra in che modo la probabilità di contrarre l’infezione in forma seria o letale aumenta all’aumentare dell’indice di massa corporea, un indicatore comunemente usato per valutare lo stato di peso forma. Il risultato di questo studio è un messaggio soprattutto per le persone con meno di 40 anni: come intervenire per ridurre la massa corporea, soprattutto in una situazione pandemica che vede ad esempio le palestre chiuse.
BMI: UN INDICE CONOSCIUTO MA SOTTOVALUTATO.
L’indice di massa corporea (Body mass index, BMI) è un dato utilizzato nell’ambito delle diete, un punto di riferimento che fa il paio con il dato più comune del peso. É semplice calcolarlo: si divide il peso di un soggetto adulto (in kg), per il quadrato della sua altezza espressa in metri (m).
![Scala BMI](https://sportwebsicilia.it/wp-content/uploads/sites/9/2021/05/obesita-indice-massa-corporea-300x191.png)
Scala BMI (fonte www.rihabilita.com)
Secondo la OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) un indice di BMI uguale o superiore a 25 si riferisce generalmente a persone in sovrappeso, mentre un valore di 30 è già un indicatore di obesità conclamata. Lo studio del Dott. Krishnan Bhaskaran è stato condotto su una base dati importante: un campione di quasi 7 milioni di persone tra i 20 e i 99 anni nel Regno Unito, analizzando il rischio di forme serie della malattia nell’intero spettro dell’indice di massa corporea e non solo per i valori più elevati.
I RISULTATI.
Nel corso dello studio, tra la totalità del campione analizzato di cui era noto il peso, circa il 5% è stato ricoverato in ospedale per covid, l’1% ha avuto bisogno di un trattamento in terapia intensiva, mentre il 4% è deceduto (periodo gennaio – maggio 2020). Del 72% dei ricoverati, ben il 93% dei deceduti aveva più di 60 anni.
Il rischio più basso di esiti gravi in relazione al peso è stato osservato nelle persone con indice di massa corporea 23; da quel valore in avanti, il rischio inizia a crescere in modo lineare, e per ogni punto in più di BMI si registra una probabilità più alta del 5% di ammissione in ospedale, del 10% più alta di finire in terapia intensiva, del 4% più alta di morire (un BMI inferiore a 23 può indicare invece persone sottopeso e dunque più fragili). Si evidenzia quindi una correlazione tra obesità e covid.
COLPISCE IL DATO NEI PIÙ GIOVANI.
L’influenza del peso sul rischio di aggravare gli effetti del Covid è altissima nelle persone tra 20 e 39 anni di età, e cala progressivamente dopo i 60 anni, fino quasi a scomparire dopo gli 80 anni (che già sappiamo essere di per sé il fattore di rischio principale).
![Obesità e giovani](https://sportwebsicilia.it/wp-content/uploads/sites/9/2021/05/le-regole-anti-obesita-dei-bambini-per-l-estate_900x760-300x253.jpeg)
Fonte: Shutterstock
Anche se i più giovani corrono meno rischi di ammalarsi di Covid in forma grave (pur se i dati degli ultimi mesi stiano evidenziando una leggera inversione di tendenza), chi è sovrappeso o obeso ha maggiori probabilità di decorsi gravi rispetto ai coetanei normopeso. Obesità e Covid viaggiano quindi su fattori di rischio comuni.
PALESTRE CHIUSE, COSA FARE?
Senza dubbio i provvedimenti dei governi, tra cui il nostro, che di fatto hanno lasciato chiusi per oltre un anno i centri sportivi e le palestre, hanno scoraggiato e non poco le attività sportive, anche per un semplice mantenimento della forma fisica.
Siamo tutti consapevoli che i danni sulla salute dei cittadini che si manifesteranno nei prossimi anni potrebbero essere più gravi e duraturi del Covid stesso. E vi saranno costi per la Sanità pubblica elevatissimi (si pensi a quanti screening, ad esempio nel campo dei tumori, sono stati rinviati o semplicemente annullati).
Piuttosto che assuefarci ai bollettini giornalieri sui dati dei temponi, dei positivi e dei ricoveri, sarebbe opportuno che a partire dalle Istituzioni e dall’Informazione vi fossero campagne di sensibilizzazione sull’importanza del movimento e della corretta alimentazione: centinaia, se non migliaia di studi dimostrano che anche una camminata veloce quotidiana aiuta a contenere certi valori di peso, colesterolo, ecc.
Noi di Sport Web Sicilia ci impegniamo e lo faremo sempre di più per contribuire a sostenere l’importanza della prevenzione, con iniziative mirate di cui ne vedremo a breve la programmazione.