Giro d’Italia (2.UWT), Stage 2: l’Alpecin – Fenix lascia il segno a Novara con la volata di Tim Merlier

di Giuseppe Ortale

Alpecin – Fenix subito a segno al suo debutto alla corsa rosa con Tim Merlier che ha Novara mette a segno la 13esima vittoria in carriera

Alpecin - Fenix a segno a Novara

Tim Merlier in Maglia Ciclamino

Che l’Alpecin – Fenix non fosse una squadra qualunque l’avevamo capito nelle ultime due edizioni della Tirreno – Adriatico; il team Professional non dipende solamente da Mathieu Van der Poel e si è presentata al Giro d’Italia (2.UWT) con il velocista del momento Tim Merlier che a fine tappa vestirà anche la maglia ciclamino.

Frazione che fa gola ai velocisti e che vive sulla fuga di Filippo Tagliani (Androni Giocattoli – Sidermec), Umberto Marengo (Bardiani CSF – Faizanè) e Vincenzo Albanese (EOLO Kometa) con quest’ultimo che vince l’unico GPM di giornata quello di Montechiaro d’Asti (1700 metri al 5,6%) diventando il primo leader della classifica degli scalatori.

Il gruppo è tirato dagli uomini della maglia rosa Filippo Ganna (INEOS Grenadiers) che mantiene un ritmo blando e concedendo alla fuga un vantaggio che super i cinque minuti; negli ultimi 50 km l’azione della testa della corsa si fa sempre più pesante.

Lo sprint di Tricerro se lo aggiudica Tagliani; prima del successivo sprint con abbuoni la fuga viene annullata dal gruppo. Lo sprint di Vercelli vede l’azione di Ganna che si aggiudica i 3″ di abbuono davanti alla coppia Deceuninck – Quick Step Remco Evenepoel e Iljo Keisse.

Finale poco semplice tra rotonde e curve che vede in testa l’Alpecin che mette in riga il gruppo ma all’interno dell’ultimo chilometro prendono in mano le operazioni la Cofidis, Solutions Crédits e l’UAE Team Emirates ma allo sprint Merlier è spietato e batte sull’arrivo di Novara Giacomo Nizzolo (Team Qhubeka ASSOS) e Elia Viviani; nulla da fare per il rientrante Dylan Groenewegen (Team Jumbo – Visma) che si deve accontentare della quarta piazza davanti a Peter Sagan (BORA – hansgrohe)

brivido nel finale con Fernando Gaviria che quasi si aggancia con il suo compagno di squadra Juan Sebastian Molano ma fortunatamente le transenne del Giro non sono quelle viste in Polonia.