Dove passa Attila, cresce la Rosa. Spettacolo al Giro: vince Meder il cui nome di battesimo è Gino….

di Valentino Sucato

Dove passa Attila, cresce la Rosa. Spettacolo al Giro: vince Meder il cui nome di battesimo è Gino….Ieri hanno perso il capitano Landa. Oggi i suoi compagni hanno vinto la tappa. Questo è il ciclismo. Meder (Bahrain Victorious) compie l’impresa in una tappa martoriata dalla pioggia e dal freddo. La maglia rosa passa sorprendentemente all’ungherese Attila Valter. La corsa. Centosessanta chilometri importanti per la storia di questo Giro d’Italia 2021. La frazione Grotte di Frasassi-Ascoli Piceno promette spettacolo: l’ascesa di seconda categoria di Forca di Gualdo di 10,4 chilometri al 7,4% con punte del 12% soprattutto nella fase iniziale. Poi un’altra ascesa di terza  categoria di Forca di Presta di 4,8 chilometri al 4,2% e picchi del 10%.

Insidiosa la lunga discesa di ben 44 chilometri. Poi la salita finale di San Giacomo di 15 km con pendenze medie del 7,7%. Alla partenza si contano i danni della tappa di ieri: non partono il francese François Bidard (AG2R Citroën Team), Pavel Sivakov  della Ineos Grenadiers e  Joe Dombrowski, UAE Emirates, vincitore nell’arrivo di Sestola. La cronaca

La fuga viene fuori con Matej Mohorič (Bahrain – Victorious),Simon Guglielmi (Groupama – FDJ), Simone Ravanelli (Androni Giocattoli-Sidermec), Jimmy Janssens (Alpecin-Fenix), Gino Mäder (Bahrain – Victorious) e Dario Cataldo (Movistar Team) ai quali si aggiungeranno dopo una decina di chilometri Bauke Mollema (Trek-Segafredo) e Geoffrey Bouchard (AG2R Citroen Team). Ed è quest’ultimo che transita per primo al GPM  di Forca di Gualdo davanti a Simone Ravanelli quando il vantaggio degli otto davanti sul gruppo dei capitani raggiunge i 5 minuti. Proprio sulla salita di Forca di Gualdo il gruppo tirato dalla Ineos si spezza in più tronconi. Per gli otto la discesa, disturbata dalla pioggia, mette paura.  L’accelerazione della Ineos guidata da Filippo Ganna e Castroviejo frantuma il vantaggio dei fuggitivi che si riduce a 3’10. In difficoltà la maglia rosa di De Marchi che si fa sorprendere dalla Ineos. Matej Mohorič passa per primo ai 1.536 metri del GPM di Forca di Presta. La corsa è ricca di colpi di scena. Sulla discesa ci sono attacchi. Davanti restano in 4: Mader e Mohoric attaccano in discesa seguiti da Cataldo e Mollema. Poi vi è, ai -48, l’ennesimo attacco di Giulio Ciccone che si ritrova con Bettiol e il francese Bardet. Ganna è un treno e ai piedi della salita di Ascoli ai -15 tira ancora come fosse al primo chilometro. De Marchi e’ naufragato: 9:57 di ritardo e c’è ancora tanta strada. Ai -13 Mohoric dopo aver tirato il gruppetto dei fuggitivi lascia. Ai -11 tragedia sfiorata: l’ammiraglia BikeExchange centra in pieno il belga Serry che dopo tanto spavento si rialza. Sulla salita Bennett si stacca. Ganna lascia il comando del gruppo inseguitore a Gianni Moscon e si fa da parte. Ai – 7 a tirare il gruppo Ineos è Castroviejo e i tre davanti resistono a 1’44” di ritardo con Mollema che fa l’andatura. Ai -4 dall’arrivo la strada s’impenna ulteriormente. La Deceuninck con Masnada tira il gruppo sostituendo  la Ineos. Ai -3 scatta il colombiano Daniel Martinez. È l’inizio della battaglia finale. Si stacca uno dei favoriti della Classifica Generale, Hindley. Davanti è Meder a scattare, Mollema e Cataldo non reggono il ritmo dello svizzero. Ai -1,5 km escono allo scoperto Bernal e Ciccone, raggiungono Martinez e poi si aggregano Daniel Martin ed Evenepoel. Ad un chilometro dall’arrivo Bernal da una sferzata per scremare il gruppo. Meder stringe i denti in quei 500 metri che non finiscono mai. Ma c’è la fa e vince. Poi Bernal, Martin ed Evenepoel a 12″. Ciccone quinto a 14″. Damiano Caruso sesto a 15″ con Martinez Poveda. Soler a 27″. Carthy (nono), Vlasov (decimo) Simon Yates undicesimo e l’ungherese Attila Valter dodicesimo a 29″. Nibali è arrivato 18° a 57″. Attila Valter indossa la Rosa. A 11″ si trova Evenepoel, a 16″ Bernal, a 24″ Vlasov, a 25″ Vervaeke, a 38″ Carthy. Poi settimo Damiano Caruso 39″, Ciccone 41″, Martin 47″, Yates 49″. Nibali scivola a 1’43”.