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Vittoria transalpina al Giro, Victor Lafay si fionda a Guardia Sanframondi

Vittoria transalpina nell’ottava frazione del Giro d’Italia che saluta il punto più  meridionale della corsa (Foggia) e risale verso nord con un arrivo importante nel Sannio.

A Guardia Sanframondi il traguardo è in cima ad uno strappo di tre chilometri (7,6% di pendenza media) con una leggera pianura finale. All’inizio in tanti cercano la “costruzione della fuga” ma il gruppo non lascia spazio. Il vento peraltro disturba i vari attaccanti che si alternano e che puntualmente vengono riassorbiti. Intorno ai 60 km dalla partenza finalmente si forma un drappello di fuggitivi che riescono nell’intento: Alexis Gougeard (AG2R Citroën), Giovanni Carboni (Bardiani-CSF-Faizanè), Nelson Oliveira (Movistar), Victor Lafay (Cofidis), Francesco Gavazzi (EOLO-Kometa), Kobe Gossens (Lotto Soudal), Niklas Arndt (Team DSM), Fernando Gaviria (UAE Team Emirates). Victor Campenaerts (Qhubeka-Assos). Manca però un uomo Androni e questa è una notizia! In cima al Bocca della Selva passola per primo  Goossens, seguono Arndt e Gavazzi. Intanto il distacco rispetto al gruppo sale a 7’16. Ai -37 scatta Gaviria in discesa ma finisce su un muretto di cemento: seppur dolorante risale in bicicletta per proseguire la discesa inseguendo (vanamente) i suoi ex compagni di fuga. Si plana in pianura e ai -19,2km Victor Campenaerts  timidamente prova un’azione di forza che di fatto evidenzia la fine della collaborazione dei nove fuggiaschi. Il gruppo è lontanissimo (5′ 57″) e non fa paura. Scatti e contro-scatti si susseguono. A Castel Venere, al traguardo volante (-7,3 km) passa per primo Victor Campenaerts seguito da Giovanni Carboni. I due prendono un leggero vantaggio. I sette ex compagni di fuga non riescono a trovare l’accordo. Ai -3 km Carboni sale spedito e stacca Campenaerts. Carboni però cede. Ai -2,3 km Lafay recupera, riprende Carboni lo supera, stringe i denti e in solitaria vince la tappa. Secondo il trentaseienne Gavazzi a 36″. Poi di seguito: Arndt a +37, Oliveira +41″, Carboni a 44″, Goossens+58, Campenaerts a 1″, Gougeard a1’54” Gaviria a 3′ 04″. Il gruppo è arrivato a 4’48” regolato da Almeida. Fabbro e Bilbao finiscono a terra. Nella classifica generale lo spagnolo perde 30″. Perde terreno Vervaeke. Classifica generale:

1 Attila Valter, Groupama-FDJ, 31h 10′ 53″

2 Remco Evenepoel, Deceuninck-Quick Step, + 11″

3 Egan Bernal, INEOS Grenadiers, + 16″

4 Aleksandr Vlasov, Astana-Premier Tech, + 24″

5 Hugh Carthy, EF Education-NIPPO, + 38″

6 Damiano Caruso, Bahrain Victorious, + 39″

7 Giulio Ciccone, Trek-Segafredo, + 41″

8 Daniel Martin Israel Start-Up Nation + 47″

9 Simon Yates,Team BikeExchange + 49″

10 Louis Vervaeke, Alpecin-Fenix + 50″

11Davide Formolo, UAE Team Emirates + 55″

12 Daniel Martinez, INEOS Grenadiers, + 01′ 06″

13 Marc Soler, Movistar Team, + 01′ 14″

14 Romain Bardet, Team DSM, + 01′ 14″

15 Emanuel Buchmann, BORA-hansgrohe, + 01′ 40″

16 Vincenzo Nibali, Trek-Segafredo, + 01′ 43″

Maglia ciclamino sulle spalle di Tim Merlier, Alpecin

La Maglia azzurra è dello svizzero Gino Mäder, Bahrain Victorious

La maglia bianca è di Attila Valter, leader anche della rosa

 

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Published by
Valentino Sucato