Nuoto, Poker di donne con la “D” maiuscola

di Giulia Noera

Ci sarebbe da raccontare quanto il nuoto, più di ogni altro, sia oggi uno sport da considerare ‘anacronistico’: anni e anni di piena fatica, abnegazione, rinunce, impegno maniacale e testa sott’acqua per una gara che dura una manciata di secondi. Tutto il contrario di quello a cui aspira la maggior parte delle persone, attratta dal successo facile così come troppo spesso viene proposto da una certa TV spazzatura. Con una generazione che ormai, facilitata in tutto, difficilmente si schioda dal divano per avere un progetto (non lo dico solo io, purtroppo è un problema sociale) che sia proprio e a lunghissima scadenza, queste ragazze (e questi ragazzi!) della nazionale azzurra hanno fatto il meglio che l’Italia potesse sperare. Una pioggia di medaglie dove svettano le quattro moschettiere: la neo primatista del mondo, la sedicenne Benedetta Pilato, la reginetta del mezzofondo Simona Quadrella, la candidata al podio olimpico dei 200 dorso Margherita Panziera e, sopra di loro, pronta a passare il testimone (ma solo DOPO le Olimpiadi) la trentatreenne Federica Pellegrini, unica al mondo e su tutti i podi del pianeta ininterrottamente da 17 anni. Queste ragazze e questi ragazzi (tantissimi sono stati i medagliati in questo Campionato Europeo) sono un Esempio per tutti, non soltanto per le nuove generazioni: anche perché, tolta ovviamente Federica, il loro essere Campioni è fatto di tantissimi sacrifici e pochissimo denaro. Ma quando sali sul tetto d’Europa, quanto valgono quei sacrifici!