25 anni, 170 cm per 58 kg. Questi i numeri di Lorenzo Fortunato (EOLO – Kometa) la rivelazione italiana del Giro d’Italia (2.UWT) che l’ha visto trionfare sul Monte Zoncolan e chiudere in 16esima posizione senza curare minimamente la classifica; ieri ha domato Cima Grappa, vincendo la seconda frazione dell’Adriatica Ionica Race (2.1) e diventando il nuovo leader della corsa.
Si riparte con Elia Viviani (Nazionale Italiana) leader della classifica generale ma la tappa di ieri è per scalatori puri; Mattia Bais (Androni Giocattoli – Sidermec), Luca Rastelli (Team Colpack Ballan), Andrea Debiasi (Cycling Team Friuli ASD), Ricardo Tosin (General Store Essegibi F.lli Curia), Francesco Zandri (Work Service Marchiol Vega) e Riccardo Verza (Zalf Euromobil Fior).
Azione di giornata annullata ai piedi della salita finale con il gruppo molto scremato; il primo a muoversi Merhawi Kudus (Astana – PremierTech) che si porta dietro il compagno di squadra Vadim Pronskiy e la coppia Bardiani CSF – Faizanè Giovanni Carboni e Filippo Zana.
Fortunato sale del proprio passo e sfrutta il suicidio tattico di Kudus che riporta l’azzurro sul compagno di squadra Pronskiy che nel frattempo si era avvantaggiato.
L’italiano della EOLO, che si è gestito alla grande, all’interno dell’ultimo Km chiude il gap sulla testa della corsa e vince la seconda tappa, ai 1712 metri di Cima Grappa, davanti a Kudus e Pronskiy; ancora bene Carboni, quarto, mentre in decima posizione si piazza Davide Rebellin che con i suoi 49 anni paga 1’32” da Fortunato.
Oggi tappa conclusiva la Ferrara – Comacchio di 149 km totalmente pianeggianti ma con ben sei tratti di sterrato che potrebbero regalare sorprese.
LA TAPPA DI OGGI