Tour de France 2021: il percorso e i favoriti

di Giuseppe Ortale

Domani a Brest prenderà il via l’edizione 108 del Tour de France (2.UWT) che ci terrà compagnia fino al 18 luglio; edizione particolare con la data di inizio, che rispetto agli ultimi anni, è stata anticipata per via delle Olimpiadi di Tokyo.

3414,4 km totali, 21 frazioni, 8 tappe per velocisti, 5 tappe collinari, 6 tappe di montagna, 2 cronometro individuali, 23 squadre, 184 partecipanti e truppa italiana rappresentata solo da 9 elementi; campione uscente Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) che proprio nella cronometro finale scalzò dalla prima posizione il connazionale Primoz Roglic (Team Jumbo – Visma).

IL PERCORSO. Inizio di Tour de France con le prime due frazioni di BrestMur de Bretagne Guerlèdan che presentano degli arrivi adatti a scattisti che potrebbero mettere nel sacco le ruote veloci del gruppo; la prima settimana si chiude con la cronometro di Laval Espace e con le prime due tappe di montagna di Le Grand Bornand Tignes. Seconda settimana che si apre con la tappa di Malaucène che presenta la doppia scalata del Mont Ventoux e si conclude con la tappa di Andorre La Veille che presenta la vetta più alta di questa edizione della Grande Boule, il Port d’Envalira con i suoi 2408 metri di quota. Dopo il secondo e ultimo giorno di riposo la terza settimana propone nella diciassettesima frazione l’arrivo in salita a Saint Lary Soulan, la diciottesima con il passaggio sul Tourmalet e arrivo a Luz Ardiden. Prima della passerella finale di Parigi la cronometro individuale di Saint Émilion

I FAVORITI. Coppia slovena che secondo i bookmakers si contenderanno la vittoria finale ma attenzione alla INEOS Grenadiers che ha in Geraint Thomas, Richard Carapaz e Richie Porte tre carte interessanti per dare filo da torcere a Tadej e Primoz; sicuro protagonista sarà il campione del mondo Julian Alaphilippe (Deceuninck – Quick Step) che già nelle prime frazioni potrebbe puntare alla maglia gialla strizzando l’occhio alla classifica generale.

Più indietro il regolarissimo Rigoberto Uran (EF Education – Nippo), il connazionale Miguel Angel Lopez e il compagno di squadra Enric Mas (Movistar Team), Wilko Kelderman (BORA – hansgrohe) mentre poche chances sembrano avere Simon Yates (Team Bike Exchange) e Nairo Quintana (Team Arkéa Samsic); stesso discorso per Jakob Fuglsang (Astana – Premier Tech) che ha dichiarato di voler puntare ai successi di tappa come l’eterno Alejandro Valverde e il temibilissimo Pello Bilbao (Bahrain – Victorious). In casa Israel Start – Up Nation il capitano sarà Michael Woods coadiuvato da Chris Froome; speranze per un ottimo piazzamento nella generale per David Gaudu (Groupama – FDJ) che anche quest’anno ha dimostrato di sapere stare insieme ai migliori in salita.

LA LOTTA PER LA MAGLIA VERDE. Pesante l’assenza di Sam Bennett, sostituito da un redivivo Mark Cavendish, che rende apertissima la lotta per la maglia verde con Peter Sagan che dovrà vedersela con l’ex campione francese su strada Arnaud Démare, il nuovo campione belga Wout van Aert, il campione italiano  Sonny ColbrelliTim Merlier e soprattutto “the pocket rocket” Caleb Ewan (Lotto – Soudal).

MVDP. Un discorso a parte merita Mathieu Van der Poel, al suo primo GT in carriera, che ha apertamente dichiarato da tempo di puntare forte alla provo olimpica di MTB con la concretissima possibilità di ritiro prima dell’inizio della terza settimana di corsa; per l’olandese possibilità di lasciare il segno già dalla prima frazione.

VINCENZO NIBALI.“Pattuglia” italiana ai minimi storici al Tour de France con solo 9 elementi via e con Vincenzo Nibali (Trek – Segafredo) che si presenta con una condizione in crescendo e con i problemi al polso destro che ormai sono stati messi alle spalle dopo un Giro d’Italia di sacrificio e passione; lo squalo non sa ancora se la sua corsa terminerà a Parigi o se abbandonerà la gara per volare in direzione Tokyo.