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Da BEARZOT a MANCINI, 39 ANNI DI MAGLIA AZZURRA

Nell’ultimo periodo il nome del CT dalla Nazionale Italiana Roberto Mancini è stato spesso accostato a quello di Enzo Bearzot, eroe sportivo italiano, commissario tecnico della nazionale di calcio Campione del mondo 1982.

Dai sentimenti di simpatia popolare che entrambi suscitano, all’eleganza e lo stile della giacca azzurro/cielo disegnata da Giorgio Armani, poggiata sulla spalla con disinvoltura (ma senza pipa), sono tante le similitudini tra i due CT e che rispecchiano il nostro desiderio di tornare a vincere come nel 1982.

Ma in questi 39 anni come sono cambiate le maglie degli azzurri?

Tra Campionati Europei e Mondiali, ecco le più belle e le più particolari:

1982 Italia Campione del Mondo

Paolo ” Pablito” Rossi

Le Coq Sportif realizza una maglia in lenetta con lo stemma dell’Italia cucito lato cuore. Per la prima volta compaiono delle rifiniture tricolori sul colletto a polo e sul bordo manica.

Vinciamo contro la Germania Ovest di “Kalle” Rummenigge, Hansi Müller e Pierre Littbarski, grazie a un perentorio 3 a 1 firmato da RossiTardelli e Altobelli. Celebri le 6 reti segnate da “Pablito” Rossi (capocannoniere) e “l’urlo di Tardelli”dopo il gol segnato in finale.

Notti magiche Italia ‘90

è la maglia che tutti associamo agli occhi impazziti di Totò Schillaci all’Olimpico di Roma.

Totò Schillaci

Nuovo sponsor, Diadora, e un nuovo stemma tondo che sostituisce il tradizionale scudetto tricolore. All’interno trovano spazio le tre stelle dorate su campo azzurro che simboleggiano i tre mondiali vinti. Si passa al tessuto acetato e lucido.

Usa ’94: il divino codino e il logo serigrafato sulla maglia

Roberto Baggio a USA ’94

Ai mondiali di USA ’94 la nazionale usò una maglia simile a quelle degli anni precedenti ma con il nuovo logo della FIGC (quello con un rettangolo verticale e un tondo sopra di esso), che era anche serigrafato nel tessuto delle maglie. Lo sponsor tecnico era Diadora.

Mondiali Corea e Giappone 2002: L’arbitro Moreno e l’addio del Capitano

Le maglie disegnate da Kappa per i mondiali di Giappone e Corea del Sud furono le prime ad avere il logo dello sponsor tecnico, che è però sulla manica destra della maglia. Cambiò nuovamente il logo, che tornò a essere uno scudetto tricolore. La maglia assomigliava molto a quella del 1970, eccetto che nella tonalità di azzurro.

“Soldatino” Di Livio e Totti

È stata l’ultima maglia della nazionale indossata dal capitano Paolo Maldini, che ha dato l’addio dopo la discussa sconfitta negli ottavi di finale contro la Corea del Sud ( quella diretta dall’arbitro Byron Moreno)

2006 il cielo azzurro sopra Berlino e il puma sotto lo scudetto tricolore. 

Troppe emozioni, una per tutte: Il rigore decisivo allo scadere di Italia-Australia, finita 1-0, che ha permesso alla Nazionale di passare ai quarti.

Francesco Totti stringe fra le braccia la Coppa disegnata da Silvio Gazzaniga

E finiamo questa carrellata di maglie storiche con quella indossata dall’Italia agli Europei 2021.

Il Rinascimento; la rottura e la rinascita

L’azienda tedesca Puma ha realizzato per la nostri azzurri una maglia molto originale che richiama uno dei periodi storici più floridi e gloriosi della nostra nazione, in cui l’Italia era al centro dell’Europa…e non aggiungo altro, anzi

Matteo Pessina

Forza azzurri!!

 

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Silvia Console