Federica, la Divina, Pellegrini, unica donna a fare la finale nel nuoto in cinque olimpiadi diverse, eguaglia un certo Michael Phelps nei suoi 200 farfalla, ed ora è serena, dopo una preoccupante batteria che l’ha vista nuotare male e sotto ritmo chiudendo 15° del lotto partenti e per poco in finale.
Spinge da subito la veneta in questa semifinale per evitare passaggi a vuoto, lei che negli ultimi anni ha curato molto di più la velocità di base, e chiude quarta ma dentro con il 7° tempo e dichiara ora di volersi divertire, non pensa alla medaglia, sa quel che vale attualmente, e il suo obiettivo primario è stato raggiunto: quinta finale olimpica nei 200 stile libero femminili!
I tempi non hanno molta importanza, importa esserci e lasciare il segno con un ulteriore record difficilmente raggiungibile, dopo il record mondiale, dopo aver vinto a Pechino 2008 e tanti mondiali ed europei, oltre a tanti piazzamenti quasi sempre sul podio.
Ottimo quarto posto nei 100 metri dorso maschili per un fortissimo Thomas Ceccon che migliora di ulteriori 19 centesimi il record italiano fatto in batteria portandolo da 52″49 a 52″30, ma davanti vanno molto forte e il russo Rylov conquista l’ora con il nuovo record europeo di 51″98, seguito dall’altro russo Kolesnikov a 52″00 e dall’americano Murphy.
Settima invece Martina Carraro nei 100 metri rana femminili, peggiorandosi a 1’06″19, ma esce contenta e consapevole che più di così non poteva andare, dopo un ottimo 1’05″84 in batteria ed una semifinale incolore, le energie sono andate ad esaurirsi.
Nelle semifinali dei 200 farfalla si qualifica con il quarto tempo Federico Burdisso e ‘vede’ il podio di domani, niente da fare per Giacomo Carini pur ancora su ottimi livelli prestativi. Solo 13° e 14° nei 200 misti Franceschi e Cusinato, fuori dalla finale, serviva il record italiano per entrarci.
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