Raffaele Mosca vince il Trofeo Emozione. Bruno, Giunta e Munafó in gruppo

di Giuseppe Ortale

Raffaele Mosca vince il 3° Trofeo Emozione con la corsa che è esplosa prima sul Chianzutan e successivamente sul Passo Rest; il ragazzo della Forno Pioppi – GSD Almo attacca in discesa e stacca tutti nello strappetto finale che precede l’arrivo di Tramonti di Sopra.

TRAGUARDO VOLANTE E PRIME SCHERMAGLIE. Inizio corsa con gruppo a ranghi compatti che si avvicina velocemente a i due traguardi volanti di Domanins e Ponte Flagogna nei quali transita per primo Alessio Menghini (Danieli 1914 Cycling Team); subito dopo si forma una fuga di un gruppo di circa 30 atleti. L’azione, tuttavia, dura poco e viene rintuzzata dal gruppo che si prepara a scalare il Sella Chianzutan.

SELLA CHIANZUTAN. A transitare in cima al primo GPM è Diego Bracalente (SCAP Trodica di Morrovalle) davanti a Martin Svrcek (Team Franco Ballerini) e Andrea Sergiamprieti (Team Work Service Speedy Bike); in fondo alla discesa ad attaccare era Diego Ressi (Team Giorgi ASD) che iniziava così la sua personale lotta contro il gruppo degli immediati inseguitori che la km 93 hanno un ritardo di 46″.

PASSO REST. Un gruppetto con sette atleti guida la corsa con il solito Bracalente che transita per primo anche sul Passo Rest; in discesa il primo a provarci è Raffaele Mosca (Forno Pioppi) che a 5000 metri dall’arrivo ha una manciata di secondi sulla coppia formata da Alessandro Pinarello e il solito Svrcek che rientra sulla testa della corsa.

RAFFAELE MOSCA. E’ proprio Mosca a vincere la terza edizione del Trofeo Emozione che nello strappetto finale stacca il campione nazionale slovacco e Mirko Bozzola che vanno a completare il podio di giornata.

SICILIA. Team Nibali al via della manifestazione e in gruppo anche Andrea Bruno del Team Giorgi ASD. Proprio Bruno insieme a Samuele Giunta e Gabriele Munafó chiudono la gara nel gruppo principale che taglia i traguardo con un ritardo dal vincitore di 2’02”. Da segnalare ad inizio corsa la fuga del giallo – rosso – nero Pietro Macchione.