IL PERCORSO. Quindicesima tappa de La Vuelta (2.UWT) di 197 km e ben 4 GPM in programma: Alto de la Centenera (15,1 km al 5,3%), il Puerto de Pedro Bernardo (9,1 km al 5,1%), il Puerto de Mijares (20,4 km al 5,5%) e il Puerto San Juan de Nava (8,6 km al 4%). Partenza da Navalmoral de la Nava e arrivo El Barraco.
LA FUGA. Inizio gara in cui si susseguono diverse azioni con il gruppo che annulla almeno tre tentativo fino a quando sulle prime rampe dell’Alto de la Centenera prendono il largo Rafal Majka (UAE Team Emirates), Fabio Aru (Team Qhubeka NextHash) e Maxime Van Gils (Lotto Soudal). Dietro si organizza un gruppo di 20 inseguitori che tuttavia ha un distacco dalla testa della corsa superiore ai due minuti.
PUERTO DE PEDRO BERNARDO. Van Gils si stacca molto presto e sulla seconda salita di giornata il polacco stacca Aru e si invola da solo per quella che diventerà una vera e propria impresa: Rafal torna a vincere dopo quattro anni.
I BIG SI STUDIANO. Mentre Majka si avvia a vincere dopo quattro anni dall’ultima volta, dal drappellò degli inseguitori all’unico a muoversi e Steven Kruijswick che si piazza secondo a fine frazione a 1’27” mentre è Chris Hamilton (Team DSM) a completare il podio di giornata in cui i big si studiano e la maglia rossa Odd Christian Eiking (Intermarchè – Wanty – Gobert Matèriaux) che non deve rispondere agli attacchi dei suoi avversari; il primo degli azzurri è Giulio Ciccone (Trek – Segafredo) che chiude in sesta posizione.