Il racconto della Palermo-Montecarlo
di Silvia ConsoleAltri sport31 Agosto 2021 - 17:25
Con il rientro degli ultimi equipaggi lo scorso weekend si conclude la XVI edizione della Palermo-Montecarlo, la storica regata d’altura del Tirreno che anno dopo anno si è arricchita di partecipazioni prestigiose.
Nata nel 2005 per volontà del Console del Principato di Monaco e l’Assessorato allo Sport del Comune di Palermo, la regata, organizzata dal Circolo della Vela Sicilia con la collaborazione dello Yacht Club de Monaco e dello Yacht Club Costa Smeralda, costituisce una tappa fondamentale del Campionato Italiano Offshore della Federazione Italiana Vela e dell’IMA Mediterranean Maxi Offshore Challenge. Con le sue 500 miglia, dal Golfo di Mondello alla baia di Monaco, la Palermo Montecarlo è la seconda regata più lunga del mediterraneo, dopo la Rolex Middle Sea Race di Malta (606 miglia tra Malta e le isole della Sicilia).
L’edizione di quest’anno, che ha visto ben 48 imbarcazioni allinearsi per la partenza data il 21 agosto, è stata vinta, in Line Honour, dai favoriti Arca SGR del Fast and Furio Sailing Team, armato per l’occasione da Guido e Adalberto Miani dello YC de Monaco (skipper Furio Benussi, a bordo Nicholas Brezzi di Luna Rossa, Lorenzo Bressani e Vittorio Bissaro), che si sono aggiudicati con il tempo reale di 59 ore, 3 minuti e 8 secondi il Trofeo Giuseppe Tasca d’Almerita. Mentre nella classifica a compensazione si è imposto (sia per il raggruppamento IRC che in quello ORC) il velocissimo J-122 Joy, armata dal Circolo della Vela Sicilia, con a bordo l’equipaggio capitananto dallo skipper Edoardo Bonanno e da Gaetano Figlia di Granarata che si è aggiudicato il prestigioso Trofeo Challenge Angelo Randazzo.
Tra le imbarcazioni siciliane che abbiamo seguito in questa prestigiosa regata ci sono “Pistrice” il Vismara 40 del Circolo Velico Sferracavallo e “Cochina” per Società Canottieri Palermo. A bordo del First 40 di Piergiorgio Fabbri, uno dei timonieri, Guido Damiani ci ha raccontato i passaggi più belli di questa avventura.
Guido, non è la tua prima volta, è corretto?
“Sì, con quella di quest’anno sono state quattro le edizioni della Palermo-Montecarlo a cui ho preso parte e certamente, tra tutte è stata quella con la partenza più emozionante per il numero di barche presenti”
Raccontaci come è andata, le rotte, le strategie e le condizioni meteo che avete affrontato.
“La partenza del Golfo di Mondello è stata piuttosto tranquilla e le condizioni meteo erano ottime. Dopo qualche miglio il gruppo si è diviso in due; una flotta ha fatto rotta sulla Sardegna mentre gli altri (compresi noi su Cochina) si sono discostati maggiormente dalla costa, e quindi sul versante est, per scongiurare buchi di vento tra Sicilia e Sardegna. Prima del cancello orario di Porto Cervo abbiamo fatto i conti con un paio d’ore di bonaccia, durante le quali si prova a mantenere la rotta e sostituire le vele con quelle più leggere.
Considera che in regate così anche mezzo nodo può fare la differenza!
Dopo il cancello di Porto Cervo, in prossimità delle Bocche di Bonifacio, la flotta si è spaccata nuovamente, con una decina di imbarcazioni che hanno deciso di lasciarsi la Corsica a sinistra e il resto, fra cui noi, che hanno deciso di attraversare le acque della Bocche e percorrere la rotta più breve a Overst della Corsica. Ritengo sia stata per noi la scelta corretta perché abbiamo avuto una buona risalita della Corsica fino al Golfo della Girolata. A 15 miglia dall’arrivo siamo stati salutati da una coda di Balena che abbiamo avuto la fortuna di vedere a distanza ravvicinata e poi l’arrivo a Montecarlo dopo 4 giorni e un’ora di navigazione circa”
E la solita bonaccia del golfo di Monaco?
“Quella ovviamente non è mancata, 3h per coprire un solo miglio; ma a quel punto “lle jeux sont fait”, non rimane che attendere e poi godere della meravigliosa accoglienza riservata agli equipaggi”
Ringraziamo Guido Damiani e gli diamo appuntamento a fine settembre per la Round Aeolian Race prevista per il 30 Settembre.