La judoka messinese Carolina Costa celebrata a Palazzo Zanca

di Omar Menolascina

La judoka messinese Carolina Costa, bronzo nella categoria + 70 kg ai Giochi Paralimpici al Nippon Budokan di Tokyo, è stata accolta con i meritati onori, nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca, dal sindaco di Messina Cateno De Luca e dagli assessori allo Sport Francesco Gallo e alle Politiche Sociali Alessandra Calafiore.

All’incontro hanno preso parte il delegato provinciale CIP Messina Francesco Giorgio, l’allenatore Vittorio Scimone e gli allievi dell’atleta. Grazie all’azzurra ventisettenne, il judo è entrato nella storia delle Paralimpiadi; un bronzo che vale tanto perché ha interrotto un lungo digiuno di 29 anni. Era, infatti, dal 1992 che l’Italia non conquistava una medaglia in questa disciplina sportiva alle Paralimpiadi.

Carolina Costa a Palazzo Zanca

“L’orgoglio dell’Amministrazione comunale e di Messina è immenso – ha dichiarato il Primo cittadino – in quanto Carolina è la prima judoka a raggiungere questo traguardo. Con forza, determinazione e sacrifici ha portato la nostra città alla ribalta nazionale ed internazionale, ma intendo sottolineare un altro aspetto per nulla secondario.

Nello sport esistono campioni che sono grandi solisti e coltivano soltanto per sé le loro doti. Ce ne sono altri invece che si aprono agli altri, come nel caso di Carolina e della sua famiglia di sportivi, trasmettendo ogni giorno i propri valori e le proprie emozioni, ben oltre il traguardo raggiunto ed uscendo dall’individualismo che caratterizza l’essere umano”.

L’Assessore Gallo ha aggiunto che: “Il bronzo di Carolina esalta prima di tutto i valori umani oltre a quelli agonistici ed è un esempio per chiunque, in quanto in qualsiasi campo non esistono ostacoli insormontabili. Non siamo qui per una passerella, ma per evidenziare questi aspetti e rendere onore ad un’atleta della nostra città. Il nostro augurio è che la tua passione possa portarti ancora più in alto, rispettando sempre quei valori che lo sport insegna e di cui tu ne sei testimone”.

De Luca ha donato all’atleta il crest insieme ad un fascio di fiori e Carolina nel ringraziarlo ha aggiunto “Con questa medaglia non si è concluso un percorso, bensì guardo ai Campionati del Mondo e alle Olimpiadi di Parigi come nuovo punto di riferimento; insomma un’altra montagna da scalare, ispirandomi sempre a mio padre e con il supporto di tutti coloro che mi sono sempre vicini. Questa medaglia racchiude una lunga fase della mia vita, che contiene sacrifici, gioie e dolori”.

Con alle spalle una famiglia di veri sportivi e cresciuta sotto lo sguardo attento dei suoi genitori, la vita di Carolina Costa venne stravolta, ai Campionati Assoluti ad Ostia, la gara più importante a livello nazionale, quanto fu costretta, suo malgrado e dopo avere vinto il primo combattimento, a ritirarsi per un problema alla vista. Infausti i successivi controlli medici, perché le venne diagnosticata una malattia degenerativa della cornea. Nonostante ciò, ha dimostrato di essere una grandissima atleta, una di quelle che cade ma si rialza.