L’Italia del ciclismo conquista un bronzo per un soffio e festeggia la seconda medaglia ai Campionati Mondiali Strada oggi nel Mixed Relay. Edoardo Affini, Mattia Sobrero, Filippo Ganna, Marta Cavalli, Elisa Longo Borghini e Elena Cecchini salgono sul podio dietro Germania (50’49” Nikias Arndt, Tony Martin, Max Walscheid, Lisa Brennauer, Lisa Klein e Mieke Kroger) e Olanda (+12”). Gli azzurri chiudono a 37”74 centesimi.
Due anni fa una foratura vide gli azzurri scendere dal podio, a spese della Gran Bretagna. Oggi l’Italia della crono agguanta quel bronzo che un po’ ancora ci brucia. Lo ricorda Elena Cecchini: “Io credo che sia la giusta ricompensa per quella medaglia sfumata, allora per sfortuna. Sapevo che oggi ci sarebbe servita anche quella, perché la lista delle Nazioni partecipanti era ricca di nomi importanti…”. In effetti quando si conquista una medaglia per 5 centesimi di secondo è difficile sapere cosa ha fatto la differenza. Sicuramente le condizioni del campo di gara oggi, con un fastidioso vento, poco si adattavano alle caratteristiche dei nostri.
“E’ stata una gara combattuta – racconta al termine Ganna -, sapevamo di dover tagliare il traguardo con il miglior tempo cercando di dare il maggior vantaggio possibile alle ragazze. Voglio fare i complimenti in particolare a Matteo Sobrero, che pesa venti kg in meno rispetto a me e Edoardo: la sua è stata veramente una grandissima prova. Il vento contro si è fatto sentire ma siamo riusciti a difenderci e farci valere, è andata benissimo. Abbiamo portato a casa un bel risultato di squadra che si aggiunge al già ricco palmarès”
Il racconto della prova nelle parole di Elisa Longo Borghini: “Un bronzo strappato proprio alla fine: è stata un a gara molto combattuta. Abbiamo corso bene facendo dei cambi fluidi e restando sempre compatte: queste erano le nostre capacità. Sapevamo che l’unione era la nostra grande forza e siamo rimaste fino all’ultimo sempre insieme”.
“E’ stata una buona prova – dice Edoardo Affini -, siamo riusciti a gestire bene energie e cambi, cercando di essere più regolari possibile. Abbiamo trovato trovato un po’ di vento a sfavore che ha reso più difficile la prova, ma penso di poter dire che siamo soddisfatti”.
Davide Cassani: “Quando le ragazze sono arrivate al traguardo pensavo che non saremmo riusciti da arrivare sul podio, poi ho guardato meglio il cronometro e mi sono reso conto che erano passate col secondo miglior tempo. Sono davvero felice: è una medaglia importante. Questa Team Relay è nata per unire due mondi che solitamente sono separati. Vedere i ragazzi che fanno il tifo per le loro compagne di nazionale è stato veramente bello. Dimostra quanto sia unito il nostro gruppo”. “Credo che sia un giusto e grande premio per tutti – gli fa eco Dino Salvoldi -: fantastica la prestazione dei ragazzi, ma consentitemi di dire anche le nostre ragazze hanno detto la loro. Prendere poco più di 2 secondi al km da una squadra come la Germania in questo momento è quasi come vincere. Hanno tirato fuori l’anima, ci credevano e volevano tanto una medaglia, anche con un pizzico di fortuna e di bravura ci siamo riusciti”.
La prova che ha visto gli uomini partire molto bene e cambiare in prima posizione davanti a Germania +19″; 3. Danimarca +32″; 4. Belgio +33″; 5. Svizzera +34″; 6. Gran Bretagna +41″; 7. Paesi Bassi +42″. La frazione delle donne ha confermato l’ottimo affiatamento della Germania, che si è laurata campionessa del mondo. Il compito delle azzurre era quello di amministrare il vantaggio. Sono riuscite a farlo nei confronti della Svizzera, mettendo al collo la seconda medaglia per l’Italia a questi Mondiali.
CLASSIFICA
1. GERMANIA in 50:49.10
2. OLANDA + 12,79
3. ITALIA + 37,74
4. SVIZZERA + 37,79
5. GRAN BRETAGNA + 54.99