Collaboratori Sportivi, erogati oltre 1 miliardo di euro. La prossima settimana gli ultimi indennizzi

di Redazione

L’art.6 del decreto-legge 21 luglio 2021, n. 127 ha stabilito il termine di oggi per la restituzione delle somme trasferite a Sport e Salute per il pagamento delle indennità ai collaboratori sportivi e non utilizzate. Per consentire la liquidazione delle istanze oggi, il Cda della società si è riunito il giorno della scadenza del termine, per approvare l’ammissione al beneficio di tutti i collaboratori sportivi che ne avessero diritto. Alla fine di questo percorso durato 19 mesi, la società avrà erogato circa 1 miliardo e 100 milioni a favore di circa 197.000 beneficiari. Il bonus ha contribuito a tenere in piedi il sistema sport e posto le basi per la ripartenza. L’attività è stata svolta per non lasciare indietro alcuno in tempi di crisi pandemica, verificando la sussistenza dei requisiti richiesti dalla legge e con l’obiettivo di riconoscere le risorse a coloro che ne avevano diritto. Infatti, nella maggioranza dei casi, i pagamenti sono avvenuti il giorno stesso in cui le somme da erogare sono arrivate a Sport e Salute. Il gruppo più significativo di istanze approvate in quest’ultima fase del procedimento si compone di circa 5.000 posizioni Inps che hanno confermato i requisiti mediante la procedura prevista dall’art. 44 del decreto-legge Sostegni-bis. A queste, si aggiungono le diverse centinaia d’istanze, rappresentate da particolari casistiche emerse nel corso del procedimento, che Sport e Salute S.p.A., mediante uno specifico approfondimento istruttorio, ha sbloccato. L’erogazione di questi giorni è di circa 16 milioni. Sono ammesse all’erogazione dell’indennità anche diverse centinaia di posizioni incagliate per motivi diversi che, all’esito di un ulteriore analisi mirata della Società, sono state valutate positivamente. L’erogazione delle somme agli aventi diritto si completerà la prossima settimana. Le istanze di coloro i quali non riceveranno, a stretto giro, l’accredito delle somme richieste o diversa comunicazione da parte di Sport e Salute, devono intendersi rigettate, salve le ordinarie modalità di ricorso avverso nelle sedi competenti. Il compito assegnato dal Governo alla società si avvia dunque a compimento, salvi i controlli demandati dalla legge.