La tennista Miriana Tona porta in alto i colori del Cus Catania in Brasile

di Omar Menolascina

È un periodo d’oro per la tennista del Cus Catania Miriana Tona, che ha vinto il suo primo torneo nel circuito professionistico e ha insegnato qualcosa che vale per lo sport e per la vita.

Miriana Tona in Brasile

Il successo di Piracicaba è arrivato dopo tre anni di assenza dal circuito internazionale e anche il torneo è stato particolare. Lo scoglio più duro è arrivato al primo turno contro l’argentina Sierra, sconfitta con grinta, poi un percorso netto fino alla finale e alla vittoria (tutti successi perentori e in due set fino al 6-1 6-2 nell’atto conclusivo con la tedesca Meyer Auf Der Heide). Insomma, l’insegnamento è stato: non arrendersi, perché gli ostacoli iniziali potrebbero nascondere un grande traguardo.

“Miriana è un esempio – dice il presidente del Cus Catania Luigi Mazzone –. Ha saputo coniugare studio e sport e ha superato con caparbietà gli ostacoli che ha trovato. Congratulazioni a lei e al movimento tennistico cusino capace in questa stagione di centrare anche la promozione in A2 con la squadra femminile di cui la stessa Miriana è leader”.

La portacolori del Cus Catania

“Sono contentissima – ha ammesso Tona – di ciò che ho fatto in Brasile. È il primo titolo ed è arrivato in un momento abbastanza particolare perché qualche tempo fa ero fuori dal circuito, non avevo più classifica. Il successo di Piracicaba è speciale anche per questo motivo. Inoltre, dopo essere entrata nel tabellone principale senza bisogno di giocare le qualificazioni, devo dire che al momento del sorteggio non ero felicissima perché ho trovato l’argentina Sierra, un’ottima Junior, n.12 al mondo nelle under 18.

Sapevo che era un’avversaria ostica, forse la peggiore che potessi incontrare ma alla fine sono riuscito a scamparla. Ho annullato tre match point quindi possiamo dire che, dopo aver rischiato di uscire al primo turno, ho portato il titolo a casa e anche per questo la felicità forse è stata anche doppia e inaspettata.

Sapevo che in questo momento sto giocando un ottimo tennis, mi sentivo molto in forma. Ovviamente, un conto è “sentire” di poter far bene, un conto è farlo. Adesso resterò in Brasile. Mi sono spostata più a Sud, a Rio do Sul, a giocare un 25.000 dove sono entrata in tabellone grazie al risultato del torneo della settimana scorsa. Poi devo decidere se disputare altri tornei in Sudamerica o rientrare, e giocare in Italia”.