Intervista a Biasizzo: la pallamano e lo sport a Trapani

di Elio Natale Coppola

Oggi abbiamo avuto la fortuna di intervistare Norbert Biasizzo, vice presidente e general manager dell’Handball Life Style Erice, unica società siciliana a disputare il massimo campionato di pallamano femminile. Durante l’incontro non abbiamo parlato solo della società ericina ma anche della condizione dello sport a Trapani.

NASCITA E CRESCITA DELL’HANDBALL ERICE
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L’organico dell’A.C. Handball Life Style Erice al completo

Cosa vi ha spinto a formare una squadra di pallamano ad Erice? “Questa è un’idea che avevo in mente da tempo. Aspettavo solo che la situazione al lavoro mi concedesse più tempo libero. Per quanto riguarda la pallamano, questa ha un’antica tradizione nella provincia di Trapani. Il tutto è nato nel 1973/74 quando il professor Giancarlo Mannarà ha fondato la prima squadra alla De Stefano. Dopo il periodo d’oro, a cavallo degli anni ’80/’90, questo sport è sparito dalla città. Noi adesso l’abbiamo riportato e vogliamo affermarci non solo in campo nazionale ma anche internazionale”.

E come è stato questo inizio di stagione? “Siamo stati travolti dalla sfortuna purtroppo. Durante la preparazione abbiamo avuto a che fare con il covid-19 e con alcuni infortuni. Dopo lo scontro con il Maccabi si è fermata Gorbatsjova, un infortunio che riguarda il crociato e quindi sarà uno stop lungo. Il nostro obiettivo è sempre quello di confermare il 3° posto dell’anno scorso se non addirittura fare meglio. Il minimo, ovviamente, è la conferma in Serie A in modo da dare continuità al progetto e continuare a crescere come facciamo da due anni a questa parte. L’unico aspetto che dobbiamo migliorare è la finalizzazione, stiamo vagliando il mercato in cerca di qualche opportunità ma la vedo complicata. Più verosimilmente opereremo tra dicembre e gennaio”.

A livello giovanile com’è la situazione? “Questa è stata la maggiore difficoltà iniziale, perchè un vivaio di permette di comprare meno giocatrici ma di valore maggiore. Fortunatamente quest’anno siamo riusciti a completare tutte le categorie under e ci siamo assicurati già tre ragazze di ottimo futuro. Tutti i nostri allenatori sono dei tecnici formati; la A2, per esempio, è gestita da Marina Pellegatta, storico portiere della nazionale italiana e 2ª per numero di presenze, che è anche l’alllenatore dei portieri. A livello dei piccolini le iscrizioni sono iniziate a metà mese e abbiamo già raccolto 12 ragazzi ma il grosso lo faremo quando potremo tornare nelle scuole. Ovviamente, il nostro zoccolo duro è formato dagli ex studenti della Catalano e della De Stefano che, ai tempi, giocavano a pallamano e adesso hanno un ottimo motivo per far conoscere questo sport ai loro figli”.

LE CONDIZIONI DELLO SPORT A TRAPANI

Norbert, però, non ha parlato solamente di pallamano ma ha avuto lasciare un pensiero anche alla provincia di Trapani. “Trapani è una città perfetta per fare sport, lo puoi fare ovunque. Il clima è perfetto, la città è per lo più pianeggante; per un ritiro c’è Erice che sta a 800 m dal mare con dei posti incredibili per fare preparazione. Ma il problema è che l’interesse verso lo sport e la cultura sportiva a Trapani, purtroppo, è molto basso e di certo la pandemia non ha migliorato la cosa. Abbiamo fatto un grest questa estate e ho potuto constatare che si sta perdendo il concetto di motorietà, molti ragazzi, clinicamente sani, hanno difficoltà a svolgere anche le attività più semplici come correre o lanciare un sasso. Questa è una condizione che le autorità non possono sottovalutare e devono capire come le palestre e lo sport giochino un ruolo fondamentale per la società. Stupidamente basterebbe dipingere delle linee in una delle tante piazze che abbiamo in città per far giocare  e socializzare i bambini”. Infine, aggiunge: “Un altro aspetto che viene totalmente ignorato è quello del turismo sportivo. All’isola delle Femmine ho organizzato la Champions Cup di beach. Oltre 550 atleti da tutto il mondo e, adesso, l’anno prossimo vogliono già fare le selezioni nuovamente all’isola delle femmine. Ci sono tante potenzialità che non vengono sfruttate ed è un peccato”.

Le FOTO sono tratte dalle pagine Facebook delle società, che ringraziamo per la preziosa collaborazione.