Lo sport in ambiente naturale: DSA ed equitazione

di Manuela Cucina

Lo sport in ambiente naturale: DSA ed equitazione.

Lo sport in ambiente naturale promuove il benessere degli individui e la tutela dell’ambiente.

Nel pieno rispetto delle specificità biologiche e dell’integrità degli ecosistemi e degli habitat, stabilisce così una relazione responsabile e sostenibile con il territorio.

L’equitazione naturale è uno dei modi migliori per vivere, amare ed esplorare l’ambiente, perché lo attraversa con tempi e ritmi di percorrenza a passo di battito scanditi dalle nostre esigenze in armonia con quelle del cavallo.

La costruzione di un legame

Tra il cavallo e l’individuo è possibile instaurare con naturalezza un ottimo rapporto attraverso la comunicazione, la comprensione e la psicologia.

La filosofia di base è lo scambio e la condivisione con l’equino, prediligendo un rapporto che si fonda sulla fiducia e il rispetto. L’interazione passa attraverso la conoscenza del linguaggio del cavallo e il gioco e la conoscenza del cavallo è uno specchio che riflette la persona.

Scoprire la sua natura, infatti, aiuta a conoscere meglio se stessi, imparando con umiltà a controllare le proprie emozioni, i propri impulsi, arrivando a ritrovare la propria natura umana.

Lo sport in ambiente naturale: equitazione, abilità cognitive e DSA

Diversi studi dimostrano che l’equitazione naturale ha anche eccezionali effetti positivi sulle abilità cognitive e sul miglioramento delle funzioni esecutive, del controllo inibitorio, della memoria, dell’attenzione, e della capacità di pianificazione, che sono indispensabili per ottenere successi anche in ambito didattico.

Abbiamo chiesto a Rossella Taormina dottoressa in Scienze dell’Educazione, di parlarci nello specifico del rapporto tra DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) ed equitazione naturale.

“Il DSA si manifesta in età scolare e rappresenta una difficoltà di lettura, scrittura e processamento matematico in assenza di disturbi sensoriali, cognitivi, neurologici, relazionali. Tali abilità non possono essere svolte in modo corretto e fluente per una difficoltà di automatizzazione dei processi di letto – scrittura e calcolo (cit. OMS).

L’insorgere dei primi disturbi a scuola porta i bambini a vivere sensazioni più o meno stressanti: sentirsi inadeguati perché più lenti dei compagni, avere paura di sbagliare, imbarazzarsi a leggere a voce alta, ecc… sono alcuni dei tanti aspetti che ledono la propria autostima.

Ogni bambino ha un proprio stile cognitivo, un proprio modo di ragionare e una forma di pensiero dominante.

Edward De Bono individua due forme di pensiero: quello verticale (logico, selettivo e sequenziale) e quello laterale (creativo, originale, sempre alla ricerca di nuove prospettive)”.

Scoprire e valorizzare i propri talenti

“I bambini con DSA, avendo una naturale propensione ad usare il pensiero laterale, hanno un approccio dinamico alla risoluzione dei problemi.

In loro si riscontra una migliore visione globale delle informazioni, un’alta capacità di memorizzazione per immagini, una naturale tendenza a fare associazioni inusuali dando vita a idee creative.

I bambini con DSA devono essere conosciuti soprattutto per i loro talenti.

Il processo che porta un DSA alla piena consapevolezza dei propri talenti, e non più delle proprie difficoltà, passa attraverso diverse vie. Una di queste è la pratica sportiva che risulta eccezionalmente positiva soprattutto quando favorisce l’incontro animale-bambino in ambiente naturale.

L’equitazione naturale, per esempio, favorisce lo sviluppo psico-motorio permettendo al bambino di acquisire una grande consapevolezza del proprio corpo e al contempo affermare al contempo la propria autostima“.

Nel rapporto con il cavallo, infatti, questo processo è fondamentale perché se l’animale è confuso e appare disorientato è un riflesso dello stato emotivo della persona.

Infondere sicurezza in sé stessi, significa infonderla nell’animale.

Prendersi cura sviluppando autostima e felicità

Sabine Lo Presti, Istruttrice di equitazione di primo livello (Fise, discipline olimpiche) e Addetta alla rieducazione equestre (Anire), ci racconta a proposito di equitazione naturale e DSA che “il contatto e l’interazione con il cavallo, questo grande animale, la capacità di gestirlo, da terra e sulla groppa, la capacità di prendersi cura di lui, di pulirlo, di alimentarlo, il tutto svolto in un contesto naturale, fuori da un’aula scolastica o di un laboratorio medico.Tutto ciò, solo per come si svolge e dove ed in compagnia di chi… tutto ciò fa bene all’autostima, al controllo corporeo, alla propriocezione dei bambini.

Si parla di bambini con disturbi dell’apprendimento che spesso se non ben attenzionati, hanno un costante stato di frustrazione, in qualsiasi ambito. Immaginate quindi un bimbo con scarsa stima di sé, a causa del suo vissuto, della sua patologia, che si trova ad avere a che fare, a saper gestire un animale cosi tanto più grande di lui, a fargli fare ciò che lui desidera, stando in sella: girare a destra, girare a sinistra, fermarsi e ripartire.

Il contatto in naturalezza con il cavallo fa bene all’autostima di qualsiasi bambino.

Il lavoro consiste nell’adattare la loro visione delle cose, la loro modalità di risoluzione dei problemi, al mondo, agli altri individui. Questo avviene ormai, fortunatamente anche a scuola, tramite insegnanti specializzati; ma avere a che fare con un cavallo in ambito naturale, è in generale qualcosa che non può che far bene, che rendere felici”.

Lo sport come luogo di accoglienza e patrimonio collettivo

Lo Sport è, quindi, uno spazio aperto in cui ognuno può sentirsi accolto, valorizzato, guidato nel suo percorso di crescita, educazione, salute.

Lo Sport è un patrimonio collettivo da difendere e condividere attraverso un universo di storie, valori, idee e passioni da raccontare: possono contribuire a costruire un ambiente attento al benessere di tutti e volto a migliorare la qualità della vita del nostro tessuto sociale promuovendo una cultura delle relazioni basata sulla gratuità e sul dono.

Le immagini in galleria sono state scattate a Nicosia dove Sabine Lo Presti presta attualmente la sua collaborazione. Tutte le immagini sono inserite a scopo illustrativo e non esemplificativo.