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Pallacanestro Trapani contro Cantù, scopriamo i numeri del Roster guidato da Marco Sodini

La Pallacanestro Trapani incontra Cantù. Ambiente di grande tradizione, che soltanto pro tempore si trova in A2, pronto a ritornare dove gli spetta, al piano di sopra, forte di un roster davvero stellare per la categoria, che al momento occupa il vertice della classifica, in virtù di ben 5 successi su altrettante gare di campionato. Basket aggressivo e veloce che è ormai un riconosciuto marchio di fabbrica dell’ottimo coach Marco Sodini che ritorna a Cantù dopo un buon triennio a Capo d’Orlando, con l’unico obiettivo, come detto, di tornare immediatamente nella massima serie. I singoli. Nel perimetro il giocatore più pericoloso è la combo guard americana Robert Johnson (1995), prodotto della prestigiosa Indiana University, che è un esterno di grande struttura fisica ed atletismo, realizzatore innato ma capace anche di creare gioco per i compagni. La specialità della casa è il suo micidiale tiro dalla distanza. Numeri da MVP fino a questo momento: 22 p.ti, 4.8 falli subiti, 5.4 rimbalzi e ben 4 assist a match. Devastante dalla media (63% da due), brillano anche le percentuali da fuori (38% da tre, su quasi 5 tentativi di media). Se consideriamo che tali percentuali sono state prodotte “nonostante” i 15 tentativi di media dal campo, beh c’è poco da aggiungere sulla capacità di vedere il canestro di questo straordinario atleta (del resto 20 e 16 di media nei massimi tornei in Polonia e Turchia parlano da soli, con la chicca dei 31 contro i campioni di Eurolega dell’Efes). Assiduo frequentatore della lunetta, in virtù della grande abilità nel subire falli. Le redini della squadra sono condivise con il talentuoso play/guardia U.S.A. Trevon Allen (1998), reduce da un quasi “ventello” di media nel campionato polacco. Costruisce molto, per sé e per i compagni, dall’1c1 attaccando il ferro grazie ad indubbie doti atletiche. Al contempo, gestisce con ordine i ritmi di gioco ed è pericoloso anche dai 6.75. Completo. I suoi numeri nelle prime uscite: 13.6 p.ti, 2 falli subiti, 4 rimbalzi e 2.6 assist per gara. Dal campo tira con un migliorabile 43% da due ed un buon 36% da tre (su 5 conclusioni a match). Qualche difficoltà in lunetta. Poi troviamo la guardia, ex Tortona, Biella e Rieti, Francesco Stefanelli (1995) che ha doti da attaccante puro ed i 10 di media se li porta da casa. La sua stagione e le sue statistiche sono più che buone, come dimostrano gli attuali numeri: 11 p.ti (un eccellente 83% da due) e 3 falli subiti a match. Tira prevalentemente dai 6.75 (con un pregevole 40% su quasi 4 conclusioni per volta) anche se negli anni ha migliorato anche il gioco in uno contro uno e, da lì, qualche viaggio in lunetta più del passato (dove però tira stranamente male, 50% in stagione). Poi c’è il lungo atipico Matteo Da Ros (1989), classe ed esperienza al servizio della causa. Il talento non gli manca di certo, anche se ogni tanto ha qualche alto/basso nell’applicazione difensiva e nell’intensità di gioco. Tanti anni a Trieste, con cui ha prima ottenuto la promozione in A, poi ben giocata da protagonista. Finora viaggia con 7.6 p.ti (infallibile con il 76% da due), 6.4 rimbalzi, 2.6 falli subiti e ben 3.6 assist che la dicono lunga sulle sue indubbie doti tecniche da esterno puro (costruisce tanto dal post alto). La sua atipicità (con la quale “apre” il campo) è infatti spesso un rebus irrisolvibile per i più lenti e macchinosi lunghi avversari. Male però dalla distanza (22%). Altro atipico, il confermato “quattro” camerunense, ma di formazione italiana, Jordan Bayehe (1999) che, dopo le giovanili con la Stella Azzurra Roma, ha chiuso anche una buona stagione senior in quel di Roseto. Atletismo e velocità nei pressi del pitturato, è il classico lungo moderno, con raggio dalla distanza. Va a referto con 6.6 p.ti (47% da due), 3.6 falli subiti (segno di pericolosità in uno contro uno), 5.8 rimbalzi ad uscita. Tira poco da tre ma con ottimi dividendi, 50% in stagione. Spazio anche per la guardia/ala del 1988 Luigi Sergio, ex Bergamo e Scafati, gran tiratore da tre, arma che usa con continuità e che costituisce il suo biglietto da visita. Fornisce una buona mano anche a rimbalzo, mentre lo si vede raramente in uno contro uno e, conseguentemente, in lunetta dove comunque è precisissimo. Perimetrale. I suoi numeri: 9 p.ti, 4.2 rimbalzi ed il 37% dai 6.75 (su quasi 4 tentativi per volta), soluzione prevalente tra le sue opzioni. Garanzia. Minutaggio importante (più di 16’ per gara) per l’ala piccola del 1998, ex Cagliari ed Eurobasket Roma (oltre 10 di media nell’esaltante scorsa stagione), Lorenzo Bucarelli che ha mani e doti balistiche di prim’ordine, e scrive a referto 8 p.ti (male il 29% da due), 2 falli subiti e 2.7 assist a match (segno che capisce bene il gioco). Irreale al momento da tre (67%), pur su pochi tentativi, ed infallibile dalla lunetta, con il 100% stagionale. La guardia, ex Verona, Giovanni Severini (1993) usa quasi esclusivamente il suo mortifero tiro da tre (eccellente il 38% in stagione, su quasi 3 tentativi per gara). Per il resto, 5.8 p.ti di media (55% da due) e 2.8 rimbalzi per volta. Di contro, di rado si butta dentro e così la casella dei falli subiti è spesso vacante. Perimetrale! Nel roster anche l’ala serba Stefan Nikolic (1997), ex Napoli ed Udine, che sta crescendo molto (oltre 14’ di utilizzo medio) e si sta ritagliando spazio nelle rotazioni di coach Sodini. Per lui 3.4 p.ti (50% da due) e 2.8 rimbalzi per gara. Non si è ancora sbloccato da oltre l’arco dei 6.75, nonostante un ottimo tiro. Buon passatore ed, in generale, pregevole tecnica individuale. Predilige il gioco fronte a canestro. Poi troviamo il centro del 1985 Marco Cusin che non ha certo bisogno di presentazioni, avendo giocato più di un decennio al piano di sopra e vestito anche la maglia della Nazionale nelle competizioni più importanti. Finora ha inciso poco a referto con 9’ di parquet, 2.4 p.ti (un eccellente 75% da due, in virtù di tecnica da manuale in post basso) e 1.4 rimbalzi di media. Buone mani, capacità di attaccare in post basso e di smazzare assist sui raddoppi (o dal post alto). Di contro, lento sul pick and roll difensivo e contro lunghi dinamici.

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Redazione