Il Messina cede 0-1 contro l’Avellino davanti ai propri tifosi e scivola al penultimo posto in classifica, agganciato dalla Fidelis Andria. Al “Franco Scoglio”, nel match valido per la quattordicesima giornata di Serie C, decide una rete siglata da Kanoute al 32′ del primo tempo. Per i giallorossi, condizionati dalle tante assenze, poco o nulla in fase offensiva.
Un Messina in assoluta emergenza riceve la visita dell’Avellino a distanza di dodici anni dall’ultimo precedente tra le due squadre. Il Covid (tre i casi di positività accertati nel gruppo squadra, colpiti due calciatori e un componente dello staff medico) ha reso assai complicata la settimana di preparazione in casa giallorossa. Ridotte all’osso le possibili scelte di Capuano, senza Damian, Morelli, Baldè e Fazzi. Recuperati Sarzi Puttini, al rientro dalla squalifica), Adorante e Vukusic. L’esterno proveniente dall’Ascoli agisce a destra, Goncalves a sinistra. Catania mezzala, con Fofana e Simonetti a completare il reparto di centrocampo. Stanno certamente meglio gli irpini, sesti in graduatoria e reduci da sette punti collezionati nelle ultime tre giornate.
Il match fatica a decollare. A farsi sentire sono soprattutto le tifoserie, legate da un gemellaggio ormai di vecchia data. Silvestri chiude su Vukusic, poi i peloritani non riescono a sfruttare la bella discesa di Goncalves sulla corsia mancina. L’Avellino ci prova soltanto sugli sviluppi di un angolo con Matera. Praticamente niente di importante da segnalare fino alla mezz’ora, quando Fofana spedisce in angolo salvando su Di Gaudio che con Maniero aveva trovato lo spazio per incunearsi centralmente. Proprio grazie al corner battuto da Tito l’Avellino passa. Al 32’ Lewandowski è prodigioso in tuffo sul colpo di testa all’indietro del compagno Carillo ma non può invece nulla sulla ribattuta di Kanoute che è lesto a insaccare per lo 0-1. I peloritani abbozzano una reazione prima della fine del tempo. Da dimenticare la punizione calciata da Goncalves, alta sopra la traversa. Fuori bersaglio anche il tiro dalla distanza di Fofana che si perde a lato. Squadre al riposo con l’undici di Braglia in vantaggio sull’unico episodio.
Russo al posto di Catania è la novità tattica di Capuano che con la prima sostituzione della sfida cerca di aumentare il potenziale offensivo. L’Avellino però controlla le operazioni, forte dell’1-0, facendo tanto possesso palla e collezionando angoli. Il Messina fatica tremendamente a imbastire valide azioni d’attacco, non riuscendo a trovare sbocchi alla manovra. Anzi sono gli ospiti a farsi vedere sfruttando la velocità di Di Gaudio che al 21’ viene bloccato da Celic al limite dell’area. Distefano per Goncalves il secondo cambio operato da Capuano. Il Messina non punge, anzi rischia ancora di capitolare. Lewandowski, al 28’, è bravissimo a intervenire in tuffo sugli sviluppi di un corner, salvando nella mischia sulla girata di D’Angelo. La prima vera conclusione del Messina arriva al 31’ con il colpo di tacco di Adorante, su suggerimento di Distefano, parato da Forte. Tentativo isolato, perché nemmeno l’ingresso nel finale di Busatto per Celic dà la scossa. L’Avellino gestisce nel migliore dei modi il vantaggio, facendo trascorrere il tempo senza correre rischi. Per gli irpini, che interrompono un lungo digiuno, matura il secondo successo della loro storia in riva allo Stretto ed è anche la prima affermazione esterna del campionato. Messina battuto 0-1 e ora penultimo in classifica, scavalcato dal Latina e agganciato dalla Fidelis Andria. Proprio le prossime due avversarie dei giallorossi che appaiono in difficoltà e dovranno cambiare marcia capitalizzando i due scontri diretti.
Il tabellino. Messina-Avellino 0-1
Messina (3-5-2): Lewandowski; Celic (41′ st Busatto), Carillo, Mikulic; Sarzi Puttini, Catania (1’ st Russo), Fofana, Simonetti, Goncalves (25’ st Distefano); Vukusic, Adorante. A disp. Fusco, Rondinella, Fantoni, Konate, Marginean. All. Capuano.
Avellino (4-2-3-1): Forte; Rizzo, Dossena, Silvestri, Tito (35’ st Mignanelli); Matera (41′ st De Francesco), D’Angelo; Micovschi (20’ st Bove), Di Gaudio (35’ st Aloi), Kanoute; Maniero (35’ st Plescia). A disp. Pane, Aloi, Sbraga, Mastalli, Gagliano, Messina. All. Braglia.
Arbitro: Collu di Cagliari (assistenti Miniutti di Maniago e Centrone di Molfetta)
Marcatori: 32’ pt Kanoute (A)
Note – Ammoniti: Catania (M), Simonetti (M). Recupero 1’ pt, 4′ st. Spettatori totali: 1270. Incasso: 11.668 euro.