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Calcio: il Palermo non si ferma più, netto 3-0 inflitto alla Paganese

Il Palermo trova il sesto risultato utile consecutivo, battendo la Paganese con il punteggio di 3-0. La compagine di viale del Fante sale a quota 29, a meno uno dal Bari capolista. La formazione pugliese sarà impegnata sul campo della Fidelis Andria.

I rosanero partono decisamente meglio degli avversari, sfiorando il gol a più riprese. Il gol arriva soltanto al 38′ con Fella, abile a sfruttare un assist dalla sinistra di Brunori e ad insaccare alle spalle dell’estremo difensore Baiocco.

Nella ripresa, la Paganese sfiora il pari ad inizio ripresa con Piovaccari, fermato da un attento Pelagotti. Dal 53′ inizia il monologo del Palermo, accentuato anche dall’espulsione di Tissone. Al minuto ottanta gli uomini di Filippi capitalizzano quanto fatto in fase offensiva con Soleri, bravo a sfruttare un tocco su punizione di Silipo. Partita poi chiusa tre minuti dopo da Brunori, con un tiro di destro che batte per la terza volta Baiocco. Nel finale, spazio anche per il rientro di Andrea Accardi. Per lui qualche minuto buono per ritrovare il feeling con il campo.

ACCARDI: “MI SENTIVO MALE A STARE FUORI”

Intervenuto in conferenza stampa, è proprio il centrale difensivo palermitano a commentare il suo rientro in campo. “Non mi aspettavo questa accoglienza e ringrazio i tifosi. Loro sanno che ho un feeling speciale. Mi sono stati vicino anche nei momenti brutti. Un periodo brutto per me: era visto come un piccolo infortunio ma mi ha dato grosse preoccupazioni. Il polpaccio non rispondeva come volevamo. Ma ne sono uscito. Ringrazio, la mia fidanzata, lo staff tecnico, la società, tutti. In particolar modo Claudio Bici e il professor Matracia. Ringrazio il presidente che si è fatto sentire. Il peggio è passato”.

“Mi faceva male stare fuori perché volevo aiutare la squadra – continua -. Non tanto in campo: siamo tutti fortissimi ed il mister lo sa. Perdevo troppe energie dietro a questo benedetto polpaccio. Vedevo gli altri lavorare per uscire dal periodo buio ed ho fatto lo stesso anch’io per il mio. Entro in punta di piedi in un gruppo che ha fatto benissimo e lavorerò il triplo per raggiungere lo stato di forma dei miei compagni. Ho bisogno di lavorare e parlerò con lo staff medico per raggiungere questo livello e mettere in difficoltà il tecnico”.

 

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Published by
Pietro Minardi