Pallacanestro Trapani, i numeri di UCC Assigeco Piacenza

di Redazione

La UCC Assigeco ha un roster davvero competitivo, con un’eccellente distribuzione delle responsabilità offensive, come dimostrano i ben cinque uomini in doppia cifra di media. L’obiettivo è la post season da posizione privilegiata e l’inizio di stagione, in tal senso, è certamente promettente, con la chicca della vittoria casalinga contro la capolista Cantù, battuta soltanto, appunto, dall’ottimo coach Stefano Salieri che ha sin da subito trovato gli equilibri propri del suo sistema, fatto di punteggi alti, ferocia difensiva e minuziosa organizzazione tattica. Ecco i singoli. Lo statunitense Gabe DeVoe (1995) ha giocato alla Clemson University (anno da senior a 14.2 p.ti ed il 40% da tre), ed in Europa in Polonia, Lituania ed Ucraina. È una combo guard atletica, fisica e con gran tiro dalla distanza. Innata leadership e doti realizzative importanti, pur al contempo “vedendo” bene i compagni. Aggiunge capacità di subire falli e buona mano a rimbalzo. I suoi numeri: 15.1 p.ti (48% da due, 34% da tre), 4 falli subiti, 4.3 rimbalzi e 4 assist a match. Buon difensore inoltre, con quasi 2 recuperi di media. Sul perimetro c’è anche, dando di fatto minuti da americano, l’esterno, scuola Cantù ed ex Casale Monferrato, Luca Cesana (1997) che dal campo conclude efficacemente dalla distanza, la specialità della casa che usa con prevalenza. Viaggia con 13 p.ti, 3.1 rimbalzi ed un eccellente 44% da tre (su quasi 5 tentativi per volta). Mani in generale fatate, prova ne sia il 55% da due ed il 90% dalla lunetta, che però frequenta poco poiché non ama attaccare il ferro. Poi l’ala forte U.S.A. Phil Carr, 26enne, con buone esperienze nei campionati slovacco e svedese. Lungo tecnico ed ottimo tiratore (50% da tre finora), che può giocare sia spalle che fronte a canestro. Buon difensore, grazie a braccia lunghe e piedi rapidi. Non ha ancora convinto, ed è stato vicino al taglio, saltando diverse gare ad inizio stagione. Tanta fatica finora, con appena 16’ di parquet, 5 p.ti (38% da due) e 2.5 rimbalzi a match. Ruolo importante poi per il playmaker del 1994 Gherardo Sabatini, cresciuto nelle giovanili della Virtus Bologna ed ex Imola, Ravenna e Treviso, che è un gradito ritorno ed ha un peso specifico notevole (quasi 33’ per partita). Esterno che vede alla grande i compagni (ben 5.1 assist a match) ma, al contempo, sa mettersi in proprio, più attaccando il ferro con la sua forza fisica (3.6 falli subiti), un po’ meno affidandosi al tiro, che non sempre è efficace (45% da due, 27% da tre, su quasi 5 tentativi ad uscita). Anche dalla lunetta fatica (63% in stagione) ma il suo tabellino è pieno di tante cose: 9.9 p.ti, 4.7 rimbalzi (un record per il ruolo), 2 recuperi, ed anche 4 perse di media, tante. Giocatore di grande energia e che non si tira indietro dinanzi alle responsabilità, anche nei momenti caldi. Il colpo da novanta è il “quattro” Davide Pascolo (1991), giocatore che al piano di sopra ha fatto la storia di Trento e vestito anche la maglia dell’Olimpia Milano, giocando tanti anni le coppe europee. Concede poco all’estetica ma ha dalla sua una grande intelligenza tattica. Ecco le sue attuali cifre: 10.6 p.ti, 6.8 rimbalzi, 2.2 assist e quasi una stoppata di media, che testimonia le sue qualità di intimidatore per via delle lunghe leve. Notevole il 56% da due, migliorabile invece il 25% da tre, specialità che usa invero col contagocce, preferendo fare bottino in area con i suoi mille movimenti di tecnica pura. Potenziale crack! In grande crescita il pivot del 1997 Tommaso Guariglia, ex Viola Reggio Calabria ed Agrigento, che, nei tanti minuti di parquet (quasi 25’), mette a disposizione della squadra tutto il suo talento e la sua proverbiale energia, garantendo alla causa la doppia cifra: 10.8 p.ti (44% da due), 2.4 subiti e ben 7.7 rimbalzi di media. Poco preciso dalla distanza, dove sempre più si “apre”, con un migliorabile 27% da tre (quasi 4 bombe tentate a partita). Subisce più falli del passato, poiché attacca il ferro con maggiore fiducia. Oltre 19’ poi per l’ex Orzinuovi, il “cinque” del 1995, Lorenzo Galmarini, che completa un reparto lunghi di tutto rispetto, ben complementare. Negli anni di B ha sfiorato la “doppia doppia” di media, risultando uno dei migliori rimbalzisti della categoria. Non tanti punti alla causa ma apporto di grande sostanza: 6.4 p.ti (eccellente il 64% da due, pur su pochi tiri), 4 rimbalzi ed il 35% dai 6.75, arma che negli anni sta perfezionando sempre più, regalandosi una preziosa doppia dimensione. Energia e presenza, nonostante non tantissimi centimetri. Prezioso nelle rotazioni. Chiudono il roster: l’interessante prospetto del 2001 Nemanja Gajic, 2-3 serbo che sfiora i 13’ di campo, con 3.6 p.ti di media ed il 33% dai 6.75, il suo biglietto da visita; la guardia Lorenzo Querci (2001), prodotto del settore giovanile di Pistoia, che ha talento, tiro, capacità di creare dal palleggio e atletismo di primo livello: 10.3’ di parquet, 2.1 p.ti ed un buon 36% da tre. Un po’ timido in uno contro uno; oltre 10’ di utilizzo medio anche per il playmaker del 2001, scuola Virtus Bologna, Lorenzo Deri, per lui 2.2 p.ti a match ed un migliorabile 22% dalla distanza; minuti anche (quasi 5’) per il centro del 2001, in prestito dal Petrarca Padova ed ex Tortona e Bergamo, Magaye Seck che è un giovane italo senegalese che assicura atletismo e combattività nei pressi del pitturato, su entrambi i lati del campo.