La batosta rimediata a Torre del Greco ha portato al secondo cambio in panchina della stagione. Il Messina volta nuovamente pagina. Era nell’aria già da martedì sera, ma è ufficiale da questo pomeriggio la decisione del club giallorosso che ha reso noto “di aver sollevato Ezio Capuano dall’incarico di allenatore della prima squadra”, precisando anche che “la guida tecnica della prima squadra è affidata momentaneamente a Ezio Raciti, allenatore della Primavera. A Capuano e al suo staff i migliori auguri per le fortune professionali nel prosieguo della carriera”.
Capuano aveva sostituito Sullo, la cui esperienza da allenatore del Messina si era interrotta dopo il ko interno contro il Monterosi dello scorso 9 ottobre. E lo stesso Sullo ha declinato in queste ore l’invito a ritornare a guidare la squadra, preferendo invece optare per la risoluzione del contratto che lo legava ancora all’Acr.
Scelto per il carisma, la capacità di fare gruppo e l’esperienza accumulata nel corso di una lunga carriera, impreziosita dal raggiungimento di salvezze spesso piuttosto complicate, la mission impossible non è riuscita questa volta a Capuano che ha collezionato 8 punti in 10 giornate, appena uno nelle ultime sei. E dire che il successo per 3-2 a Potenza, nel giorno del suo esordio in panchina, lasciava presagire ben altro. Al blitz del “Viviani”, al 2-0 casalingo contro il Campobasso e agli 0-0 con Vibonese e Taranto vanno sommate le sei pesanti sconfitte, la più recente il sonoro 5-0 contro la Turris, che hanno fatto sprofondare il Messina all’ultimo posto in classifica. In ben sette delle dieci gare con il tecnico di Pescopagano, inoltre, i giallorossi non sono riusciti a trovare la via del gol, dimostrando tutte le loro carenze. Tra i tantissimi infortuni, i casi di Covid e un organico ridotto sovente all’osso non manca logicamente qualche attenuante per l’allenatore che ha comunque scelto da subito un modulo, il 3-5-2, non troppo adatto agli effettivi presenti in rosa.
Sfumato il ritorno di Sullo, in questo clima convulso il Messina preparerà il derby di domenica al “Franco Scoglio” con il Catania nell’ultima di andata sotto la guida di Raciti, in attesa di comprendere se la sua avventura in panchina verrà prolungata o durerà solo lo spazio di qualche giorno nel caso in cui si trovasse l’accordo con un nuovo tecnico. In cima resta il nome di Raffaele Novelli, che nella scorsa stagione riportò il Messina in Serie C.
A completare un quadro di totale caos la piccata replica, a suon di comunicati, di Pietro Lo Monaco al presidente Pietro Sciotto: “Con riferimento alla frase “nonostante sia stato di gran lunga superato il budget concordato ad inizio stagione” – ha chiarito il dirigente di Torre Annunziata – “ritengo doveroso precisare che la suddetta affermazione risulta priva di qualsiasi fondamento stante e perdurante che la preventivazione dei costi, da sostenere per la stagione sportiva 2021- 2022, è stata concordata e definita direttamente con il Presidente Pietro Sciotto che ha sempre mantenuto, in via esclusiva, la gestione amministrativa e finanziaria del Club”.
Lo Monaco ha pure sottolineato “che il budget ha tenuto conto degli obblighi derivanti dalla partecipazione alla Lega PRO (campionato professionistico) certamente, per background, sconosciuti al Presidente Pietro Sciotto. Vale la pena ricordare che per affrontare il campionato di Lega PRO, oltre ad un sensibile adeguamento dei fabbisogni finanziari della Prima Squadra, è stato costituito ex-novo tutto il Settore Giovanile con i relativi costi. Va segnalato, inoltre, che è stato costruito lo staff societario minimo per come richiesto dalla Lega PRO. Tutto ciò, fatto di rilevanza non trascurabile, praticamente dal nulla e con ritardo rispetto alle tempistiche normali di inizio stagione.
che resto disponibile ad un confronto serio e documentale sul tema budget-consuntivo-scostamento invece di rinviare l’argomento ad improbabili e svariate elaborazioni di numeri che non rispettano i più elementari crismi di gestione aziendale. Quanto sopra tenuto conto che si conserva la ragionevole certezza che, alla fine della stagione, l’effettiva spesa risulterà inferiore a quanto preventivato e che il budget societario risulti essere uno dei più bassi del Girone C della Lega PRO”.
che qualsiasi iniziativa, ivi compresa la definizione del rapporto di consulenza tra lo scrivente e l’ACR Messina (e non di Direttore Generale come più volte erroneamente riportato dai media), è stata posta in essere dopo che lo stesso Presidente Pietro Sciotto aveva fornito garanzie e rassicurazioni sulla disponibilità finanziaria necessaria per affrontare un percorso pluriennale che, come fine ultimo, aveva il raggiungimento della categoria superiore. Quanto sopra, fermo restando, che attualmente la squadra è in piena lotta per l’ottenimento della salvezza che è sempre stato l’obiettivo da raggiungere per questa stagione sportiva seppur in un momento negativo per quanto afferente ai risultati;
che la conclusione del rapporto fiduciario tra lo scrivente e il Presidente Pietro Sciotto è dovuta, anche, alla sopraggiunta impossibilità comunicata dallo stesso Presidente a garantire l’impegno minimo finanziario come concordato ad inizio stagione”.
La situazione in casa Messina è insomma precipitata su tutti i fronti. Dopo il ritorno tra i professionisti, atteso quattro anni, i tifosi vivono davvero un nuovo incubo.