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Ivan Quaranta: “tanto fondo per i ragazzi in una terra straordinaria che mi ha riservato diverse gioie in carriera”

Il Velodromo Paolo Pilone è stato nuovamente al centro dei riflettori in questi giorni freddi di dicembre; da quando è stato inaugurato, 2018, l’impianto siciliano ha ospitato due volte la Nazionale Italiana su Pista e anche quest’anno, dall’11 al 18 dicembre, ha ospitato i ragazzi e le ragazze guidati dal collaboratore tecnico pista maschile Ivan Quaranta, che ritrova la sua Sicilia, terra in cui vinse la prima tappa del Giro d’Italia 1999 indossando la Maglia Rosa.

Convocati Liam Bertazzo e Francesco Lamon, medaglia d’oro nell’inseguimento a squadre alle Olimpiadi di Tokyo 2020, agli Europei di Glasgow 2021 e ai Mondiali di Roubaix 2021, che vanno ad aggiungersi ad Eleonora Camilla Gasparrini, Chiara Consonni, Stefano Moro, Gidas Umbri, Niccolò Galli, Manlio Moro, Davide Boscaro e Mattia Pinazzi.

“La Nazionale si è radunata per la terza volta in pochi anni a Noto – le parole di Quaranta – soprattutto per le condizioni climatiche che ci hanno permesso di effettuare allenamenti nelle condizioni migliori in una struttura che rende merito al lavoro dei nostri amici siciliani; abbiamo fatto lavori di fondo, ad intensità bassa, alternando la pista alla strada”.

Dopo i trionfi olimpici, mondiali ed europei si delineano gli obiettivi per la prossima stagione “nella quale prenderemo parte ad alcune manifestazioni che ci daranno la possibilità di fare punti per la qualificazione olimpica – prosegue Ivan – senza dimenticare i campionati europei Under e i campionati del mondo. I risultati degli ultimi anni hanno fatto da volano per un movimento, ormai, in forte ascesa; molteplici sono i benefici della pista soprattutto a livello giovanile. I giovani iniziano a pedalare nei centri di avviamento in un posto sicuro e anche per i tecnici e più facile seguire e gestire gli allenamenti.”

Vittorie che non sono servite a Bertazzo a trovare un contratto per il 2022 in un “ciclismo che da la precedenza alla strada in un paese come il nostro che vede nella pista solo come attività complementare. Non siamo allineati al resto dell’Europa come avviene in alcuni paesi in cui i grandi sponsor, impegnati nel World Tour, sostengono diversi atleti nella loro attività individuale su pista.”

La Sicilia fa parte dei ricordi di Ivan Quaranta che nell’isola più grande del Mediterraneo ha preparato il campionato del mondo juniores 1992 di Atene; “ho preparato l’appuntamento iridato all’interno del Velodromo di Palermo con due stage che mi hanno permesso di vincere il mondiale. Per me è sempre una gioia tornare a in Sicilia dove nel 1999 ho vinto la prima tappa del Giro d’Italia 1999 sull’arrivo di Modica che mi ha dato la possibilità di vestire la maglia rosa battendo velocisti del calibro di Jeroen Blijlevens e Mario Cipollini davanti ad una cornice di pubblico eccezionale che difficilmente ho incontrato nel resto della mia carriera.”

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Published by
Giuseppe Ortale