Il Ct Salvoldi a Noto: “L’età nel ciclismo si è abbassata, il tempo dirà se è un bene o no”

di Fabio Bologna

Arrivato nel primo pomeriggio di ieri al Velodromo Cinelli di Noto, il Ct della Nazionale Juniores di Ciclismo Pista/strada Dino Salvoldi, ha raccontato ai nostri microfoni le prime impressioni sul nuovo incarico che lo proietta verso una categoria per lui sicuramente importante ma allo stesso tempo delicata. Per l’ex Ct della Nazionale Femminile di ciclismo su Pista, tra i più vincenti di sempre, il nuovo Presidente FCI Cordiano Dagnoni ha riservato un incarico per nulla facile, ma chi pensa ad una bocciatura (ingiustificata visti i successi ottenuti) o un declassamento, si sbaglia di grosso, ed lo stesso Salvoldi a spiegarlo.”In un primo momento non capivo il motivo di questa decisione, ma la richiesta della Federazione è stata chiara. In un ciclismo in cui l’età dell’ingresso nel professionismo si è abbassata molto, serviva un cambio di rotta. Oggi devo dire che sto vivendo questo nuovo incarico con molto entusiasmo. Anche il ciclismo si è adeguato alle altre discipline, in cui l’età in cui si entra nel mondo professionistico è molto bassa. Forse questo crea dubbi circa la tenuta dell’atleta, ma al momento soltanto il tempo potrà dire se è un bene o no.”

Non è sicuramente un lavoro facile quello che lo attende, in virtù del numero di atleti che la categoria juniores raggruppa. “I numeri sono davvero impressionanti e la configurazione geografia della nostra nazione non mi facilità sicuramente il compito. Confido anche nella collaborazione dei Direttori Sportivi delle singole  Società,  ai quali però chiedo la giusta oculatezza nel segnalare i propri atleti. Ricordo loro che oltre a vestire i colori dell’Italia, saranno chiamati anche a rappresentare una delle nazionali più forti al mondo.”

Di seguito il video dell’intervista Integrale: