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Messina, ufficiale anche Piovaccari. Raciti: “Grande sforzo sul mercato”

Verso Palermo-Messina con un’altra sorpresa. Alla fine è arrivata anche la punta di spessore tanto invocata. È Federico Piovaccari il nuovo attaccante giallorosso. Aveva risolto ieri, appena in tempo per risultare svincolato, il contratto che lo legava alla Paganese (4 reti in 15 partite) ed è diventato ufficialmente il nono tassello in entrata del mercato condotto dal direttore sportivo Marcello Pitino. Piovaccari dovrà contribuire a risolvere i problemi di prolificità di una squadra che fin qui vedeva Adorante doversi sobbarcare tutto il peso del reparto offensivo. Nato a Gallarate l’1 settembre 1984, il “Pifferaio” è esploso nella Primavera dell’Inter, collezionando poi oltre 400 presenze in carriera. Nel 2010-11 si laureò capocannoniere (23 reti) della serie cadetta con la maglia del Cittadella. All’estero è stato protagonista in Steaua Bucarest (vincendo campionato e Supercoppa di Romania, esordendo in Champions League e segnando quattro reti nella massima competizione europea), Eibar e Cordoba, sino a militare nei campionati australiani e cinesi.

Alla vigilia del derby in trasferta contro il Palermo l’allenatore giallorosso Ezio Raciti durante la conferenza stampa ha dato un giudizio del mercato e si è soffermato soprattutto sull’ultimo arrivato: <<Il presidente ha fatto un certo sforzo sul mercato, potenziando la squadra senza cedere nessuno dei giocatori in organico. Per l’attacco avevamo bisogno di qualcuno d’esperienza e abbiamo individuato in Piovaccari l’uomo giusto. Camilleri, Rizzo, Statella e Piovaccari tutti insieme hanno giocato più di 1.000 partite tra i professionisti e possono aiutare gli altri nella crescita, essendo il nostro un gruppo valido ma anche molto giovane. Adesso affronteremo con più armi gli avversari>>. Trasciani, Dipinto e Caruso gli altri rinforzi last minute ufficializzati lunedì.

Il centrocampista messinese Rizzo, che al pari di Angileri e Burgio ha esordito contro il Picerno, è pronto per partire dall’inizio. Ecco l’investitura di Raciti: <<Peppe è tornato a casa, non aveva problemi ad ambientarsi, è un vero leader. Ha grande entusiasmo e col Picerno ha dettato i tempi in mezzo al campo mostrando grandissime capacità. Il suo problema potrebbe essere soltanto la condizione atletica. Se manca il minutaggio nelle gambe si fa fatica, però ha bisogno di giocare per acquisirlo ed è un rischio che dobbiamo correre, dunque sarà nell’undici titolare>>.

Di fronte ci sarà mercoledì alle 18 il Palermo di Baldini nel derby siciliano. <<Affronteremo una squadra costruita per un campionato importante. Hanno potenziato ulteriormente la rosa, cambiando allenatore, stanno in campo in modo propositivo e aggressivo. Andremo lì a giocarcela, ritengo che rischieremmo di più aspettandoli. Il nostro obiettivo è fare risultato. Le partite sono sempre aperte, dipenderà come sempre dall’approccio>>.

Dopo i rosanero il calendario proporrà le sfide con le due pugliesi, Bari e Foggia. Un trittico terribile per una squadra che vuole tirarsi fuori dalla zona playout. <<Sono tre partite tra le più difficili del campionato, non solo per le potenzialità di queste squadre, ma perché siamo anche in una fase di nuova costruzione>>. Poi una buona notizia: <<La struttura va plasmata, teniamo conto che insieme agli ultimi acquisti c’è anche il ritorno dopo tanto tempo di Morelli (il difensore era rimasto lontano dai campi per una miocardite originata dal Covid, ndr). Nelle settimane precedenti non avrei potuto cambiare modulo, oggi con la rosa a disposizione si può pensare di farlo per passare a sistemi più offensivi come il 4-3-3 o il 4-2-3-1 che mi sono sempre piaciuti e che ho adottato nella mia carriera. Prima non avevamo praticamente esterni, ora abbiamo preso Statella, è rimasto Russo e sta tornando Catania>>.

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Published by
Alessandro Calleri