Non é la prima volta che un giocatore di A1 a fine carriera decida di continuare in serie minori come A2 o Serie B.
Massimiliano Migliaccio, napoletano classe 89’ con una carriera che vanta promozioni in A1 e tanti anni giocati nella massima serie, però é tutt’altro che in una fase calante della sua carriera.
L’attaccante campano ha dimostrato lo scorso anno di fare ancora la differenza in Serie A1 con gol e giocate da fuoriclasse eppure ha scelto una sfida che probabilmente pochi avrebbero il coraggio di fare: scendere in B, caricarsi la squadra sulle spalle e puntare alla Serie A2.
Forse una follia per un giocatore di 32 anni che avrebbe davanti ancora 5/6 anni di prestazioni top in A1 eppure Migliaccio ha sposato a giugno 2021 un progetto a lunga durata con la Waterpolo Palermo del Presidente Coglitore con l’obiettivo di portare il più in alto possibile il sette palermitano.
Dopo tantissimo tempo in A1, quest’anno riparti dalla B con la Wp Palermo. Quali sono gli stimoli di Massimiliano Migliaccio?
“Di certo la voglia e gli stimoli quando abbiamo iniziato a settembre erano tanti – esordisce l’attacca campani che poi continua – il fatto di doversi rimettere in gioco, di dover dimostrare di sapere gestire più responsabilità sulle spalle… anche se non ti nascondo che è stata molto dura tenere stimoli e voglia sempre alti visto che per 5 mesi non abbiamo mai saputo quando potesse incominciare il campionato.
Ora che intravediamo la luce in fondo a questo infinito tunnel gli stimoli e la voglia di vincere stanno riemergendo.”
Tantissime proposte in A1 ed anche in A2. Ma perché proprio la Waterpolo Palermo?
“Ho scelto la waterpolo perché dopo esser diventato papà era arrivato il momento di smetterla di andare in giro per l’Italia e di incominciare a costruire delle basi stabili per il futuro della mia famiglia.
Così ho deciso di rimanere a Palermo, sposando un progetto nuovo e voglioso come quello del nostro presidente Coglitore che ha tanta voglia di crescere e soprattutto di fare il salto di categoria con una società seria e ben strutturata… insomma una società pronta per grandi obiettivi.”
Che campionato ti aspetti?
“Sarò sincero: Mi aspetto un campionato ostico anche se non conosco gli altri giocatori che militano in questo campionato.
Penso che la difficoltà più grossa che dovrò affrontare sarà l’arbitraggio singolo: per me sarà la prima volta quindi ancora devo farci l’abitudine. In più i playoff hanno ridotto i posti per i playoff da 4 a 2 squadre.. insomma vietato sbagliare.”
Ormai sei un giocatore esperto che ruolo ha avuto la pallanuoto nella tua vita?
“La pallanuoto ha avuto un ruolo importante nella mia vita.
Ho imparato valori e regole che altri sport, secondo me, non ti insegnano e soprattutto la pallanuoto è in grado di creare legami che durano per sempre anche se non ci si vede per anni.
Poi io con tanta costanza, tanto sacrificio sacrificio e la dose giusta di fortuna sono riuscito a raggiungere livelli altissimi trasformando la passione di un bimbo in un vero lavoro.”
Il sogno nel cassetto per questa Waterpolo Palermo?
“Il sogno è ovviamente il salto di categoria ma ti dirò: non é un sogno! É un obiettivo reale che l dipende solo da noi.
18 partite sono un infinita ma ti dirò… questa squadra mi ricorda molto la Canottieri Napoli dove giocavo un po’ di anni fa: conquistammo una strepitosa promozione in Serie A1 anche se eravamo una banda di ragazzini terribili tutti under 20 e solo due over 30.
Ecco le sensazioni che sto provando sono simili, ci basterà lavorare per mettere mattone dopo mattone e cosi anche noi dobbiamo sempre partita dopo partita e alla fine tireremo le somme… sperando di poter festeggiare il sogno condiviso dal Presidente al più giovane under 12. “