Tiro con l’arco. Due titoli regionali per gli Arcieri di Venere. Intervistato il presidente Brunamonti

di Elio Natale Coppola

Domenica scorsa, 13 Febbraio, si sono svolti a Gela i campionati regionali indoor 2022 di tiro con l’arco. Tra le società partecipanti, a rappresentare la provincia trapanesi, vi era la Asd Arcieri di Venere Trapani che ha conquistato due titoli. Entrambi i successi sono arrivati nella categoria “ragazzi” ed i nuovi campioni sono Silvia Di Paola e Lorenzo Palermo. Inoltre, sempre nelle specialità arco olimpico, hanno raggiunto il podio Marta Bruno (2ª juniores) e Francesco Fortunato (3° allievi). Infine, dal fronte compound sono arrivati il quarto posto, assoluto e di categoria, di Giusy Campaniolo tra i senior e la medaglia di bronzo di Vincenzo Urso nei juniores.

I due tiratori titolati, grazie alla vittoria, conquistano anche il pass per i campionati nazionali indoor che si terranno a Rimini tra il 24 ed il 27 Febbraio. Insieme a loro, a rappresentare i colori granata, partiranno per i “ragazzi” Andrea Semplice e Angelo Pace, posizionatisi alle spalle di Palermo, la già citata Marta Bruno ed il senior Emiliano Lazzara, portabandiera in Emilia-Romagna della società con sede ad Erice. Gli atleti saranno accompagnati dal tecnico e vice-presidente Rosy Di Paola.

Data la splendida spedizione in terra nissena, abbiamo colto l’occasione per conoscere meglio questo sport scambiando quattro chiacchiere con il presidente degli Arcieri di Venere Mario Brunamonti.

“Questo sport educa alla disciplina e all’autocontrollo. Si respira una sportività pulita”

Salve presidente, che sensazioni ha provato al rientro dei suoi atleti da Gela? «Senza dubbio sono molto soddisfatto dei risultati ottenuti dai nostri atleti; specialmente dalla squadra ragazzi che al momento rappresenta il nostro fiore all’occhiello. Una cosa che mi fa molto piacere è che all’interno del gruppo c’è una bella competitività ma prima di ogni cosa loro sono dei compagni di squadra. Purtroppo non sono potuto andare con loro per impegni di lavoro ma erano nelle buone e sapienti mani del nostro capitano e trascinatore Rosy Di Paola. Abbiamo avuto degli alti e bassi ma abbiamo rispettato le aspettative. Nelle prossime settimane ci dedicheremo totalmente ai nazionali dove dobbiamo difendere il terzo posto dell’anno scorso».

Terminati i nazionali la stagione si ferma? «No no. Una volta concluse le gare al coperto inizieranno quelle all’aperto. Quest’ultime si differenziano, principalmente, per la distanza a cui è posto il bersaglio; nelle competizioni indoor questo è posizionato a 18 metri, mentre, nell’outdoor si va da una distanza massima di 70 metri fino a un minimo di 20 metri a seconda dell’età dei tiratori. La scorsa stagione siamo riusciti ad organizzare tre gare (Paceco, Fontanelle e allo stadio Provinciale), speriamo di rinnovarle per il 2022 e magari aggiungere qualche altro appuntamento».

A livello di preparazione nota una differenza tra indoor e outdoor? «L’avere una nostra struttura per il coperto, sicuramente, ci dà una grossa mano, è il nostro punto di riferimento. L’abbiamo tirata su con le nostre mani ma un ringraziamento va fatto al comune di Erice con il quale abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto e sono sempre disposti ad ascoltarci ed aiutarci. Il sogno nel cassetto è quello di avere anche un nostro campo all’aperto. Questo ci libererebbe di tanti pesi organizzativi perchè non dovremmo più andare alla ricerca di una disponibilità e, inoltre, una volta piazzati i bersagli questi non dovranno più essere spostati. Infine, un pensiero va anche alla Federazione (FITARCO) che, quando possono, ci danno una mano».

In chiusura di intervista le chiederei di lanciare un messaggio per chi volesse avvicinarsi a questo sport «La cosa che ripeto sempre è: il tiro con l’arco ti rida’ una parte di ciò che tu gli dai. A questo si aggiunge un’ambiente che, sportivamente parlando, è molto pulito. Nelle gare non sono i giudici ad assegnare punti ma gli stessi ragazzi, dopo ogni volée, si controllano i punti a vicenda. Ma la cosa per me fondamentale è che questa attività fa crescere sia fisicamente che psicologicamente. La componente psicologica è preponderante in questo sport, ogni dubbio o incertezza può far perdere l’assetto e riprenderlo non è pur nulla semplice. Inoltre, per via delle regole e della disciplina richiesta da questa attività i ragazzi apprendono fin da subito l’importanza di seguire un percorso e acquisiscono quell’autocontrollo che è può tornare utile, anche, nella vita di ogni giorno».

GLI ARCIERI SUL PODIO

Le foto sono tratte dalla pagina Facebook degli Arcieri di Venere che ringraziamo per la disponibilità e la preziosa collaborazione.