Dottore, questa dieta quanto dura?
di RedazioneIn evidenza24 Febbraio 2022 - 19:00
Quando si sceglie di affrontare un percorso, qualunque esso sia, si punta a un obiettivo, una meta da raggiungere. Questa premessa è necessaria per percorrere la strada con la giusta motivazione e per “fissare” degli step intermedi, fondamentali alla buona riuscita generale del viaggio. Questo approccio è tanto più vero quanto più si riferisce al mondo della nutrizione e del benessere psico-fisico. Una delle domande più ricorrenti che ricevo in studio è: “Dottore, ma questa dieta quanto dura?”.La risposta, come del resto la domanda, non è scontata né fuori luogo in quanto la durata della dieta dipende da diversi fattori tra cui
il perché ti sei rivolto a un nutrizionista (motivo e motivazione)
qual è l’idea verso la quale tendi (obiettivo)
che tipo di vita conduci: attiva o sedentaria?
qual è la tua storia personale (malattie, fattori genetici, incidenti)
i tuoi dati di base (età, sesso)
che lavoro fai
Ho voluto sottolineare questi punti perché con “dieta” va inteso “stile vita” non sacrificio, bensì cambiamento verso una condizione differente di benessere totale e duraturo. Inoltre, una dieta non è necessariamente “ipocalorica”.
Alcune specifiche per te che sei uno sportivo (dieta per chi fa sport)
Se pratichi sport, hai diversi motivi per seguire un piano nutrizionale. Tuttavia quello principale riguarda proprio il livello delle tue performance: mantenerle al top significa gestire anche l’alimentazione seguendo piani nutrizionali adeguati. Se ad esempio per la disciplina che pratichi devi controllare il peso, il tuo obiettivo potrebbe essere quello di rientrare nel “peso gara”; di conseguenza la tua specifica dieta ipocalorica durerà fino al raggiungimento della forma che ti consente di gareggiare al tuo livello.
Analogamente anche chi ha delle patologie deve seguire un’alimentazione corretta mirata a gestire, attraverso il cibo, la patologia stessa o, quantomeno, a non “aggravare” la condizione di salute. Va da sé che alcune problematiche sono momentanee, altre presuppongono uno “stravolgimento” in positivo del proprio approccio alimentare. In questo caso, come del resto per chi fa sport, il ruolo del nutrizionista è fondamentale per evitare una “perdita di forma”. La dieta per perdere peso, che io preferisco chiamare “percorso”, ha dei tempi differenti: in questo caso, infatti, si parla di raggiungere uno stato ottimale di salute, un equilibrio “dentro e fuori” attraverso una dieta sana e durante tutto l’arco della vita.Perdere peso significa infatti scegliere di (auto)educarsi alla gestione dei nutrienti e inizialmente seguire i suggerimenti di uno specialista dell’alimentazione.
Chi si pone questo obiettivo diventa consapevole che il cambiamento non è momentaneo ma dura per tutta la vita poiché riguarda chi si sceglie di essere non solo in relazione al cibo ma alla percezione di se stessi nel mondo.
Credit Simona Merlo