Che vittoria per Dylan Van Baarle (INEOS Grenadiers) che si aggiudica la Paris – Roubaix (1.UWT) grazie all’attacco nei settori di Camphin-en-Pévèle e Carrefour de l’Arbre arriva in solitaria all’interno del Velodromo di Roubaix. Per il team INEOS è la prima vittoria in questa classica monumento mentre per l’olandese è la sesta vittoria in carriera dopo il secondo posto alla recente Ronde van Vlaanderen.
Edizione della Roubaix che parte subito a velocità folle con una prima ora corsa a quasi 50 km/h di media e che ha visto la INEOS Grenadiers spezzare il gruppo in due grossi tronconi con Van der Poel e van Aert che restano attardati nella seconda parte del gruppo.
Immancabili le forature, cadute e problemi meccanici che coinvolgono Edward Theuns e Mads Pedersen (Trek – Segafredo), Kasper Asgreen e Tim Declercq (Quick – Step Alpha Vinyl Team), Silvan Dillier (Alpecin – Fenix), Florian Vermeersch (Lotto Soudal), Filippo Ganna e Dylan Van Baarle e Christophe Laporte (Team Jumbo – Visma).
In testa alla corsa si fa vedere il buon Niki Terpstra (TotalEnergies) che attacca da solo ma la sua azione non prende mai un vantaggio tale da dare fastidio al resto della prima parte del gruppo; a rompere gli indugi ci pensano Matej Mohoric (Bahrain – Victorious), Tom Devriendt (Intermarché – Wanty – Gobert – Matériaux) e Laurent Pichon (Team Arkéa Samsic) che dopo la Foresta di Arenberg si ritrovano ad avere un vantaggio superiore ai 2 minuti su un quartetto formato da Davide Ballerini, Casper Pedersen (Team DSM), Connor Swift e Stefan Bissegger (EF Education – EasyPost), mentre il gruppo, guidato sempre dagli INEOS, accusa in ritardo di 2’20”.
Appena il gruppo entra nel tratto di Orchies si mette in testa a tirare Nathan Van Hooydonck che mette in fila tutto il plotone e con Michal Kwiatkowski che perde contatto dopo il grande lavoro svolto per i compagni; il gap con la testa della corsa in questa fase di gara scede a 1’25”. Tratto di Auchy à Bersée che vede l’allungo del solito Van Baarle che prende un pò di vantaggio sul gruppo che nel frattempo porta il suo gap da Mohoric sotto il minuto.
Sfortunato van Aert che prima attacca ma poi si deve fermare per una foratura, cambiare la bici e iniziare la rincorsa per rientrare, con successo, nel gruppo dei migliori che per strada riprende Mohoric che si deve fermare per una foratura. A 30 km dall’arrivo a muoversi è Yves Lampaert seguito da Mohoric che rientrano su Devriendt; poco dopo a rientrare sulla testa della corsa è Van Baarle. Dietro gli unici a muoversi sono il solito van Aert, Stuyven e Stefan Küng con il belga che viene fermato da una foratura.
Dopo i settori di Camphin-en-Pévèle e Carrefour de l’Arbre Dylan Van Baarle prende decisamente la testa della corsa con il resto dei migliori divisi in più gruppetti; nel finale caduta per Lampaert che deve dire addio al podio. Volata per il podio ad appannaggio di van Aer davanti a Küng.
Due Intermarché chiudono nei dieci con Devriendt quarto e Adrien Petit sesto mentre Van der Poel chiude nono davanti allo sfortunatissimo Lampaert.