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Basket: Ragusa fallisce l’impresa, la finale scudetto è di Schio

Non riesce l’impresa alla Virtus Eirene Ragusa nella gara tre delle semifinali valevoli per i playoff scudetto. La Famila Schio si conferma la bestia nera delle aquile iblee nelle fasi ad eliminazione diretta, vincendo al PalaRomare 71-59. Una partita nella quale la Passalacqua è entrata a freddo in partita, pagando un parziale di -10 nel primo quarto. Letali la solita Sandrine Grudà nonchè la lettone Laksa, che anche oggi si è confermata in doppia cifra con 14 punti. Poi è arrivata la reazione biancoverde, con una splendida Taylor accompagnata da un’ottima prestazione di Kuier.

Dopo un terzo quarto molto equilibrato, Schio inizia a giocare con il cronometro, incrementando il vantaggio in maniera lenta ma inesorabile. Finisce 71-59. In finale, con merito, vanno Sottana e compagne. Le scledensi sfideranno la Virtus Segafredo Bologna guidata dall’ex ragusana Angela Gianolla, la seconda donna head coach della storia a sedere sulla panchina di una delle due finaliste.

RECUPIDO: “LE RAGAZZE CI HANNO MESSO L’ANIMA”

Si ritiene comunque soddisfatto coach Gianni Recupido, che tira le somme della stagione appena conclusa. “Complimenti a Schio e in bocca al lupo per il proseguo. E’ stato un piacere e un onore cercare di competere allo stesso livello con loro, e siamo orgogliosi di esserci riusciti. Ringrazio le ragazze perché hanno messo anima, cuore e tutto quello che avevano, con un dispendio energetico spaventoso per attuare quello che era il nostro piano partita, a tratti è andata benissimo e a tratti meno bene”.

“Ringrazio tutti coloro che in questa stagione hanno collaborato con noi – prosegue il tecnico -. Questa è stata la stagione più difficile della mia carriera per tutte le problematiche che abbiamo avuto, ma allo stesso tempo una delle più belle perché non era per niente scontato di fare questa serie con Schio. Purtroppo il sogno di centrare la finale non siamo riusciti a centrarlo ma il bilancio, andando a pesare tutto, non può che essere positivo. Apprezzo il clima che si è creato, l’unità di squadra, lo spirito di appartenenza: tutte cose non scontate”.

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Published by
Pietro Minardi