Qualcosa si muove. L’Acr Messina ha comunicato ufficialmente che “la Commissione Provinciale di Vigilanza, riunitasi nella giornata di ieri, ha espresso all’unanimità parere favorevole, per la parte di propria competenza, per la disputa delle partite di Serie C allo stadio “Franco Scoglio” per la stagione 2022-2023”. A rappresentare la società peloritana alla riunione erano presenti Raffaele Manfredi e Giuseppe Bellantoni.
Se nello scorso campionato il club giallorosso era stato costretto ad emigrare al “Razza” di Vibo Valentia per l’esordio casalingo contro il Palermo, complici gli innumerevoli ritardi nell’iter per l’ok allo stadio cittadino, questa volta la ratifica è arrivata in tempi più celeri, sempre in attesa che con l’ormai imminente tornata elettorale Messina conosca il nome del nuovo Sindaco e i componenti del Consiglio Comunale. Il parere favorevole all’utilizzo dell’impianto di San Filippo (l’agibilità viene concessa sulla base della capienza ridotta a 6.900 spettatori) è intanto un primo step per arrivare nei tempi dovuti al completamento della domanda d’iscrizione alla prossima Serie C. La presentazione della fideiussione da 350 mila euro tra gli adempimenti principali.
Il tutto avviene a quasi due mesi dalla conclusione di un campionato che ha visto il Messina ottenere la salvezza grazie alla grande rimonta compiuta nel girone di ritorno sotto la gestione Raciti che ha consentito ai giallorossi di tirarsi fuori dalle sabbie mobili della bassa classifica in cui erano rimasti fino a gennaio, assicurandosi l’obiettivo addirittura con due turni d’anticipo. Al passo indietro del presidente Pietro Sciotto, che ha più volte annunciato il proprio disimpegno dopo aver festeggiato il raggiungimento della permanenza nella categoria, non sono però seguiti approcci concreti da parte di soggetti interessati a rilevare il club. Sondaggi sì, ma nessun approfondimento di sorta.
Un silenzio surreale, interrotto soltanto dal comunicato stampa emesso il 24 maggio, in cui il massimo dirigente dell’Acr ha nuovamente ribadito che il club è in vendita e che il suo ciclo è da considerarsi ormai terminato, invitando eventuali investitori a farsi avanti. Sarà davvero così o alla fine rimarrà in sella? Se tra le squadre del girone C si va via via componendo il puzzle delle panchine e con esso cominciano a delinearsi i primi movimenti di mercato, a Messina si resta perennemente in stand-by. Una situazione pericolosa, già vissuta in passato, che rischia di compromettere la salvezza maturata sul campo, preludio ad un’altra estate calcisticamente torrida.