“Arriva lui, bello bello” direbbe Federico Martelli!!! Matteo Berrettini è ritornato alla grande nel circuito mondiale del tennis vincendo per la seconda volta in carriera il l’ATP 250 BOSS OPEN di Stoccarda battendo in finale, in tre set, l’ex numero 1 del mondo Andy Murray.
Non era facile tornare dopo l’operazione alla mano destra del 29 marzo a cui il romano si era sottoposto per via di un problema di edema, noto anche come idropisia o ritenzione di liquidi, ovvero un gonfiore causato dall’accumulo di quantità di liquido linfatico all’interno dei tessuti.
Dopo quasi due mesi e mezzo di inattività, ma di continui allenamenti, il numero uno d’Italia è tornato a calcare i prati verdi di Stoccarda che l’aveva visto trionfare nel 2019. Accreditato della seconda testa di serie, e di un bye al primo turno, il bello del tennis italiano eliminava, al secondo turno, il qualificato moldavo Radu Albot in tre set con il punteggio di 6-2 4-6 6-3.
Quarti di finale contro l’amico Lorenzo Sonego battuto sempre in tre set (3-6 6-3 6-4) prima di avere la meglio in due partite, doppio tie – break, del tedesco Oscar Otte. Berrettini e coach Vincenzo Santopadre volano in finale dove si trovano difronte uno che sui prati verdi ha vinto Wimbledon e le Olimpiadi di Londra 2012, lo scozzese Murray.
Un match non semplice perchè Murray sta lottando contro il suo fisico, ormai logoro dopo una serie infinita di operazioni, ma il suo talento va oltre e se in giornata diventa davvero un cliente tostissimo; dalla sua il nostro ragazzo ha un record di 23 vittorie sull’erba negli ultimi 24 match.
Nuovamente tre set, 6-4 5-7 6-3, per vincere il sesto torneo della sua giovane carriera che lo rilanciano in vista del torneo del Queen’s ma soprattutto del terzo Slam della stagione Wimbledon, dove il 26enne azzurro difende la storica finale dello scorso anno. “E’ incredibile – le parole di Matteo a fine match – perchè l’ultima cosa che avrei pensato, venendo qui a Stoccarda, era quello di arrivare fino in fondo al torneo e ritornare così dopo la prima operazione della mia vita. Tre anni fa qui giocai una delle migliori settimane della mia vita, qui ho giocato sempre meglio partita dopo partita”.
Fin qui la stagione del tennis azzurro ha vissuto gli alti e bassi di Jannik Sinner, del genio e della sregolatezza di Lorenzo Musetti con Sonego e l’eterno Fabio Fognini che non stanno attraversando il miglior momento della loro carriera; primo ATP in stagione per il movimento azzurro che con il suo numero 1 può sperare in una seconda fase della stagione decisamente più ricca di vittore… Ci pensa lui stai tranquillo!!!