Messina, Sciotto: “Domani scioglierò la riserva sull’iscrizione”. Basile: “Incontro lungo e proficuo”

di Alessandro Calleri

Un incontro di oltre un’ora, con tema il futuro dell’Acr Messina. Il presidente Pietro Sciotto è stato questa mattina a confronto a Palazzo Zanca col neo sindaco Federico Basile, al tavolo insieme al vicesindaco e assessore alle Politiche Sportive Francesco Gallo. Sciotto era accompagnato dai fratelli Matteo e Gino e dal direttore generale del club giallorosso Lello Manfredi.

A conclusione della riunione il sindaco Federico Basile si è detto fiducioso: <<Si è trattato di un incontro lungo e proficuo. Il presidente Sciotto ha illustrato una serie di tematiche che già conoscevamo. E’ giusto che ci sia il tempo necessario per ragionare sulle argomentazioni trattate che non riguardano soltanto gli impianti ma anche altri aspetti. Al presidente Sciotto ho dato ampia disponibilità e l’ho ringraziato da cittadino e da sindaco per l’impegno economico profuso in questi cinque anni di gestione del club. La mia funzione deve essere di raccordo tra la sua figura e potenziali investitori e lo sarà nella misura in cui la città deve fare quello scatto di orgoglio per una crescita del calcio cittadino perché il calcio a Messina, come certamente avviene nelle altre realtà, è un’entità importante e l’iscrizione al prossimo campionato diventa un elemento imprescindibile>>.

Il presidente giallorosso Pietro Sciotto non si è però voluto sbilanciare in merito all’iscrizione della squadra al prossimo campionato di Serie C e si prende qualche altra ora di tempo nonostante l’imminente scadenza del 22 giugno: <<Diciamo che non c’è ancora la fumata bianca. Abbiamo parlato col sindaco, ci siamo detti tante cose, gli ho fatto delle richieste, sottolineando quello che serve per il Messina. Ci riaggiorneremo e speriamo bene. Io scioglierò la riserva domani mattina>>.

Cinque anni difficili al timone dell’Acr Messina, che Sciotto vuole sintetizzare così: <<Va ricordato che nel 2017 abbiamo avuto il sì della Lega il 14 agosto, quando tutte le squadre erano già composte e avevano iniziato la preparazione, mentre noi siamo partiti da zero e difficilmente si poteva vincere il campionato in quelle condizioni. Nel secondo e terzo anno della mia gestione abbiamo incontrato sulla nostra strada il Bari e il Palermo, al quarto ho vinto il campionato di Serie D e al quinto ho salvato la squadra, mantenendola in C, facendo dei sacrifici immensi sul mercato di gennaio>>

Sponsor e spettatori sono oggi le note dolenti. Il numero uno della società peloritana confronta impietosamente i numeri con altre piazze, chiedendo sostegno: <<Economicamente non ho difficoltà, servono però partecipazione e collaborazione massima. Se un presidente deve spendere tutto lui, senza incassi, sponsor, pubblicità e strutture adeguate, dove si vuole arrivare? In piazze come Palermo, Catania e Bari partecipano tutti, dunque chiedo anch’io quel tipo di coinvolgimento. In tutto il campionato abbiamo fatto 17.300 spettatori paganti, meno della Fidelis Andria. Il Palermo in una sola partita dei playoff ne ha avuti 34.000, noi invece dovremmo giocare due campionati interi per raggiungere quella cifra. Inizialmente il Comune ci chiedeva 3.000 euro al mese per pagare il canone dello stadio, almeno alle ultime sette-otto partite ci hanno graziato per il Covid. Ma un presidente può bruciare il suo patrimonio per il bene del Messina? Mi devono consentire di gestire la società con tranquillità, Messina deve svegliarsi e gli imprenditori devono partecipare come nelle altre città, altrimenti vuol dire che non si può fare calcio, ma si ripartirà dalla Terza Categoria>>.

Sulle cordate che avrebbero dimostrato interesse (“Meno di zero”) a rilevare il club Sciotto sgombra immediatamente il campo e ribadisce: <<Sono disposto a regalare la squadra, dando 100.000 euro di sponsor a chi si prende il Messina. La fideiussione? L’iscrizione si fa in un mese non in un giorno, dati gli adempimenti burocratici previsti. Io non mi sono arreso neanche un momento. Intanto di fideiussione rimane in vigore quella di 350.000 euro che a scade a dicembre, ma ne va fatta un’altra da 350.000 euro per garantire l’iscrizione. Non ce l’ho pronta, ma non ho difficoltà in questo senso>>. Siamo adesso vicini al gong e in riva allo Stretto sono ore frenetiche. Tutto è nelle mani di Pietro Sciotto.