La Spagna è campione del mondo di pallanuoto. La nazionale iberica batte l’Italia nella finale di Budapest, prendendosi la rivincita sull’edizione del 2019.
Agli uomini di Campagna non riesce il bis mondiale. La gara è stata bella, emozionante ed equilibrata e si è decisa ai rigori.
Per gli iberici si tratta del terzo titolo mondiale.
Prima frazione equilibrata, con la Spagna che parte forte (3-1 a tre minuti dalla fine), ma con gli azzurri che riescono a rientrare in gara e a trovare le reti del pareggio con Cannella e Bruni. Ma gli uomini di Campagna perdono terreno nella seconda frazione, smarrendo la via del gol e regalando diverse superiorità agli avversari: la Spagna ne approfitta e con una doppietta di Granados e una rete di Tahull si porta sul 6-3.
Dopo l’intervallo, gli uomini di Campagna sembrano sul punto di crollare: gli iberici si portano sull’8-5, ma i miracoli di Nicosia (entrato al posto di De Lullo) e il gol di Fondelli, permettono agli azzurri di rimanere in partita (8-6 alla fine del terzo quarto).
L’ultimo quarto inizia con il nono gol spagnolo, segnato da Framera, ma un pasticcio della panchina iberica (che chiede inavvertitamente un time out), permette all’Italia di battere un rigore: Di Fulvio è implacabile e segna la rete del 9-7. La gara resta equilibrata e combattuta: la difesa azzurra resiste e Dolce, a 2,30″ dalla fine, segna la rete del 9-8. Campagna invita i suoi a crederci e Presciutti, dalla lunghissima distanza, mette a segno il punto del pareggio. La finale si decide ai rigori: decisivo l’errore di Cannella.