Tour de France, Tappa 12: trionfo di Tom Pidcock all’Alpe d’Huez. Vingegaard controlla

di Giuseppe Ortale

Il campione olimpico in carica di Mountain Bike Tom Pidcock (INEOS Grenadiers) vince il secondo tappone alpino del Tour de France (2.UWT), Briançon – Alpe d’Huez, al termine di una tappa che l’ha visto all’attacco sin dai primi chilometri; il britannico rifila 48″ al sudafricano Louis Meintjes (Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux) e 2’06” ad un buonissimo Chris Froome (Israel – Premier Tech) che completa il podio di giornata.

Subito dopo il via ufficiale non si fanno attendere gli attacchi con protagonisti Sebastian Schönberger (B&B Hotels – KTM), Kobe Goossens, Nelson Oliveira (Movistar Team), Matis Louvel (Team Arkéa – Samsic),  Anthony Perez (Cofidis), Neilson Powless (EF Education – Easy Post); a transitare primo al traguardo volante di Le Monêtier les Bains è il belga Goossens con il gruppo che transita con 2′ di ritardo regolato dalla maglia verde Wout van Aert (Team Jumbo – Visma).

Sulle prime rampe del Col du Galibier ai cinque uomini in testa alla corsa vanno ad aggiungersi il nostro Giulio Ciccone (Trek – Segafredo), Meintjes; il francese Perez transita per primo in cima e si aggiudica i 20 punti in palio. Lungo la discesa dal gruppo fuoriescono Pidcock e Froome che vanno ad aggiungersi agli attaccanti di giornata.

Dopo una lunghissima discesa inizia la lunga salita di 29 km al 5,2% verso i 2067 metri del Col de la Croix de Fer dove è Ciccone a transitare per primo davanti a Powless e Meintjes; il gruppo lascia fare alla testa della corsa che si giocherà la vittoria di tappa con Pidcock che va all’attacco e si prende il mitico arrivo in cima all’Alpe d’Huez.

Il ritmo in gruppo è scandito dai Jumbo – Visma che grazie a Primoz Roglic mettono in difficoltà Nairo QuintanaDavid Gaudu (Groupama – FDJ); arrivano così due accelerazioni da parte di Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) che vengono annullate in prima persona dalla maglia gialla Vingegaard che controlla senza problemi mentre a tenere bene è Geraint Thomas che con molta esperienza sale del suo passo e taglia il traguardo insieme al danese e allo sloveno. A perdere terreno è il francese Romain Bardet (Team DSM) che perde 20″ dai tre big e scivola dalla seconda alla quarta posizione in classifica generale.