Discesa del Col de Spandelles la maglia gialla Jonas Vingegaard (Team Jumbo – Visma) si prende diversi rischi e il suo principale avversario, due volte vincitore del Tour de France (2.UWT), e maglia bianca Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) finisce per terra; i colori spariscono e si torna al “bianco e nero” con immagini che ci riportano ad epoche passate. Il danese decide di rallentare e attendere il suo avversario che appena rientra lo ringrazia; una stretta di mano che ci ricorderemo per tanto tempo, un fermo immagine che sintetizza il rispetto di due grandi campioni.
La diciottesima tappa, Lourdes – Hautacam, era l’ultima occasione per riaprire i giochi in ottica maglia gialla; dopo la partenza è subito battaglia per formare la fuga di giornata con un folto drappello di uomini che vanno in avanscoperta. La testa della corsa è formata da Valentin Madouas e Thibaut Pinot (Groupama – FDJ), Bob Jungels, Benoît Cosnefroy e Stan Dewulf (AG2R Citroën Team), Patrick Konrad, Maximilian Schachmann, Nils Politt e Marco Haller (BORA – hansgrohe), Dylan Teuns e Matej Mohorič (Team Bahrain – Victorious), Matteo Jorgenson e Gorka Izagirre (Movistar Team), Andreas Leknessund e Alberto Daniese (Team DSM), Rigoberto Urán, Alberto Bettiol e Jonas Rutsch (EF Education – EasyPost), Daniel Felipe Martínez, Dylan van Baarle, Tom Pidcock e Luke Rowe (INEOS Grenadiers), Michael Woods (Israel – Premier Tech), Tony Gallopin, Bauke Mollema e Giulio Ciccone (Trek – Segafredo), Tiesj Benoot e Wout Van Aert, Benjamin Thomas (Cofidis), Franck Bonnamour (B&B Hotels – KTM), Andreas Kron (Lotto Soudal), Mathieu Burgaudeau (TotalEnergies), Amaury Capiot (Team Arkéa – Samsic), Aleksandr Riabushenko (Astana Qazaqstan Team), Florian Sénéchal, Mattia Cattaneo e Yves Lampaert (Quick-Step Alpha Vinyl Team) e Dylan Groenewegen (Team BikeExchange – Jayco).
Dopo il traguardo volante di Laruns vinto dall’onnipresente van Aert la testa delle corsa non ha un grande margine sul gruppo da dove fuoriescono tra gli altri la maglia a pois Simon Geschke che non riuscirà nel suo intento di rientrare tra i fuggitivi e difendere la leadership della classifica degli scalatori. Sul Col d’Aubisque è il nostro Ciccone a prendersi i 20 punti in palio mentre sul Col de Spandelles scollina van Aert in versione “deluxe”. Il gruppo esplode sotto i colpi di Brandon McNulty che anticipa l’attacco di Pogacar che tuttavia non riuscirà a togliersi dalla ruota Vingegaard.
Dopo la caduta di Pogacar il gruppo maglia gialla decide di procedere ad andatura molto controllata che dà la possibilità a molti che avevano perso terreno di poter rientrare proprio in vista della scalata finale con van Aert che in testa alla corsa alza il ritmo, taglia fuori Pinot, e resta in compagnia di Martinez.
La fuga tuttavia viene annullata grazie all’azione di Benoot e Sepp Kuss che rapidamente si riportano sulla maglia verde van Aert, che chiuderà terzo, entra in azione a meno di 4000 metri dall’arrivo quando alza nuovamente il ritmo che manda in difficoltà Pogacar e consegna al suo capitano, nuova maglia a pois, la vittoria sull’arrivo di Hautacam.
Classifica generale abbastanza definita per le prime tre posizioni, Vingegaard, Pogacar e l’inossidabile Geraint Thomas mentre in quarta posizione sale David Gaudu apparso in forma in queste ultime tappe con Nairo Quitana che scivola in quinta posizione.