Il Settebello alla piscina Kibitzenau di Strasburgo ha affrontato per la seconda volta nella manifestazione, gli Stati Uniti nella finalissima di World League. Per il match Sandro Campagna apporta una sola variazione in formazione inserendo nei tredici iscritti a referto Ferrero per Cassia e ripropone tra i pali Nicosia. Gioca, invece, con soli dodici elementi la compagine statunitense che deve rinunciare a Vavic, espulso per brutalità nella vittoriosa semifinale contro la Francia e squalificato per due giornate. Impressionante dimostrazione di forza dell’Italia che, dopo la sconfitta incassata domenica contro la compagine a stelle e strisce nell’ultimo turno della fase a gironi, spazza via la resistenza degli avversari uscendo prepotentemente alla distanza, batte gli americani con il punteggio di 13-9 e si aggiudica la prima World League della sua storia completando così il palmares della squadra più vincente nella storia dello sport italiano. Dopo un avvio di match contratto, il gol che sblocca la gara firmato dall’attaccante della Pro Recco arriva dopo quasi sei minuti, gli azzurri sono bravi a non mollare quando gli americani provano a portarsi avanti, non concedono spazio e chiudono la prima metà partita sul punteggio di 4-4 grazie anche alle parate dell’ottimo Nicosia. Al rientro delle due contendenti dall’intervallo lungo il sette in calottina scura confeziona il suo capolavoro, lascia emergere il suo tasso tecnico superiore e timbra un devastante 6-1 grazie a cui indirizza inesorabilmente l’andamento del confronto. La squadra torna in acqua con il coltello tra i denti, alza in maniera esponenziale il livello della sua prova difensiva limitando le principali bocche da fuoco americane e trova con continuità straordinaria la via del gol mettendo a referto una percentuale stratosferica in superiorità numerica. L’Italia non si ferma neanche sul 5-10 e tocca il massimo vantaggio quando Edo Di Somma, top scorer di giornata con una tripletta insieme a Damonte, premiato come miglior giocatore della partita, e Cannella, scarica in rete la palla del 12-5. I ragazzi allenati da Udovicic hanno uno scatto di orgoglio e, grazie a tre uomini in più consecutivi, accorciano sul -3 prima che la sassata dalla distanza di Presciutti chiuda definitivamente i conti. In un quadro generale assolutamente lusinghiero ci piace sottolineare la prova del futuro numero uno della Rari Nantes Savona che anche in una sfida decisiva dimostra di essere un ottimo presente per il ruolo di portiere della nazionale oltre alla garanzia di un futuro garantito. Giacomo Cannella, sfortunato protagonista della finale mondiale, si prende con gli interessi la rivincita contro la sorte avversa trascinando la sua squadra verso il titolo e vincendo il titolo di capocannoniere del torneo con 16 reti, ciliegina sulla torta delle prestazioni di un giocatore che non è solo spettacolare quando va al tiro ma fornisce, in tantissime occasioni, un contributo fondamentale in difesa. Luca Damonte guadagna, per la seconda volta in tre giorni, il premio di mvp dell’incontro ed è determinante con le soluzioni mancine nel momento in cui la sfida vive il momento decisivo. L’estate azzurra continua così alla grande e la vittoria del titolo aumenta ulteriormente la consapevolezza nei propri mezzi di un gruppo guidato in maniera esemplare da Campagna. Ora l’Italia punta decisa verso l’Europeo di Spalato con la ferma voglia di continuare ad essere protagonista assoluta.