Finale rocambolesco della seconda tappa della Vuelta a Burgos (2.Pro) che consegna la vittoria all’olandese Timo Roosen (Team Jumbo – Visma) davanti ai compagni di squadra Edoardo Affini e Chris Harper; a 500 metri dall’arrivo a causa di un dosso mezzo gruppo cade per terra e i tre della “Jumbo”, che stavano tirando la volata, sono rimasti da soli e hanno monopolizzato il podio di giornata.

Ad andare in fuga sono gli stessi tre di ieri Diego Pablo Sevilla (EOLO – Kometa), Jesus Ezquerra (Burgos – BH) e Mikel Azparren (Euskaltel – Euskadi) che non hanno fatica ad avere il via libera del gruppo che lascia fare sin dalle prime battute; i tre si danno battaglia per la classifica degli scalatori con Azparren che a fine frazione andrà ad indossare la maglia da leader dei GPM.

Il grupp procede con il pilota automatico e piano piano va ad alzare il ritmo; a 40 km dall’arrivo si muove in prima persona Vincenzo Nibali (Astana Qazaqstan Team) voglioso di testare la gamba; l’azione del messinese è seguita da Jannik Steimle e Fausto Masnada (Quick – Step Alpha Vinyl Team) e successivamente dal vincitore del Giro d’Italia 2020 Tao Geoghegan Hart (INEOS Grenadiers).

Il gruppo reagisce subito e chiude su tutti gli attacchi e si prepara per il finale di frazione sotto l’impulso della Trek – Segafredo e del Team Jumbo – Visma; a 500 metri dall’arrivo il “patratac” che consegna a Roosen la vittoria di tappa.

Tempi neutralizzati in quanto la caduta è avvenuta all’interno degli ultimi tre chilometri con Santiago Buitrago (Team Bahrain – Victorious) che conserva la leadership della corsa prima della tappa di domani di 156 km, Quintana Martìn Galìndez – Villarcayo, che nei primi 90 km presenta l’Alto de la Varga (3200 metri al 5,2%) e l’Alto de Retuerta (3700 metri al 4,9%) prima del temibile e duro Pico Blanco (7900 metri al 9,2% di pendenza). Prima di arrivare all’arrivo di Villarcayo ultimo GPM di giornata l’Alto de Bocos (2100 metri al 5,6%).

Tappa 3 Vuelta a Burgos