La giornata che chiude gli Europei di Roma regala altre medaglie al nuoto italiano nelle acque libere di Ostia. 2 ori e 1 argento che si sommano al tris della 5 km. Beffa per i nuotatori della 25 km, poi cancellata in tarda serata, che non ha dunque assegnato medaglie. L’Italia ha chiuso la rassegna continentale con la vittoria nella staffetta mista 4x1250m.
“A causa di un’emergenza per le condizioni del tempo ambedue i giudici arbitri e il delegato alla sicurezza hanno deciso di fermare le gare per la sicurezza degli atleti e dei giudici in mare. Poiché i giudici arbitri non avevano una classifica finale stilata di ambedue le gare, hanno deciso di cancellare le classifiche” è quanto si legge nel comunicato diramato sabato sera, a gara ormai conclusa da ore. La Len (Lega Europea del Nuoto) si scusa con i partecipanti, ma ciò che è successo è di una gravita inaudita.
Gli atleti avevano quasi completato il percorso e la gestione è stata pessima. In certe situazioni bisogna essere chiari sin dall’inizio e si poteva pensare dopo un totale prestabilito di giri minimi di dare un ultimo giro a tutti, decidendo prima della partenza un segnale comune chiaro a tutti, e avere una chiusura degna della gara anche se non integrale. Ricordiamo che in questo modo l’Italia, ma sarebbe stato grave anche se fossero state le altre nazioni ad aver subito un torto del genere, ha gettato alle ortiche tre medaglie nel maschile, podio completo, e probabilmente due medaglie, da assegnare allo sprint, nel femminile. Gli atleti avevano completato circa 4 ore di gara, poi la giuria gli ha detto, tra virgolette, abbiamo scherzato.
Domenico Acerenza aveva lanciato la sfida a Gregorio Paltrinieri, che ieri aveva concluso davanti a lui seppur di poco. Nella 10 km è stato invece Acerenza a imporsi e ha staccato tutta la compagnia chiudendo la sua prova in 1h50’33”, alla sue spalle i francesi Olivier e Fontaine. Solo settimo Paltrinieri a 39” dal vincitore. Andrea Manzi, terzo italiano in gara chiude a 6 minuti dal vincitore suo connazionale.
Nella gara femminile si forma un gruppo di atlete in testa che mantiene lo stesso passo. Tra loro ci sono le italiana Ginevra Taddeucci, Rachele Bruni e Giulia Gabbrielleschi. Nel finale la tedesca Leonie Antonia Beck prende un vantaggio minimo che allo sprint le altre non riescono a chiudere. Vincerà col tempo di 2h01’13”. Alle sue spalle a imporsi nello sprint per la piazza d’onore Ginevra Taddeucci in 2h01’15”, per il gradino più basso del podio è sfida tra la portoghese Andrè e la neerlandese Van Rouwendaal distanziate tra loro di soli due decimi di secondo. Quinta Rachele Bruni che guida il secondo gruppo all’arrivo, settima in solitaria Giulia Gabrielleschi.
Nel pomeriggio, con partenza alle ore 16, la staffetta 4x1250m mista. Al via cinque nazioni, Italia con Taddeucci, Bruni e i due campioni europei Paltrinieri e Acerenza. Poi le formazioni di Spagna, Ungheria, Germania e Francia. Per la medaglia d’oro è sfida tra la formazione italiana e quella ungherese. Nel terzo giro, con Paltrinieri in acqua, l’Italia prova il forcing ma Betlehem che inizialmente sembra staccarsi ricuce. Vantaggio minimo per Acerenza che nell’ultima frazione sfida Rasovszky, mentre staccati di una quindicina di metri gli altri contendenti. Poco prima di curvare all’ultima boa Acerenza fa il vuoto e stacca l’avversario arrivando al tocco per primo, tempo totale della staffetta azzurra 59’43”, seconda l’Ungheria 59’53” e terza la Francia 1h00’08”.
Nazione | Oro | Argento | Bronzo | Totale |
Italia | 3 | 2 | 1 | 6 |
Germania | 1 | 1 | ||
Paesi Bassi | 1 | 1 | ||
Francia | 1 | 3 | 4 | |
Spagna | 1 | 1 | ||
Ungheria | 1 | 1 | ||
Portogallo | 1 | 1 |
Immagine in evidenza dalla pagina Facebook della Fin